CAGLIARI. Due milioni di euro per i servizi educativi per la prima infanzia. Al via ‘Riprogettare insieme’, il bando della Regione a sostegno dei servizi socio-educativi per la prima infanzia colpiti dall’emergenza Covid-19. L’intervento nasce con l’obiettivo di favorire gli investimenti per ristrutturazioni, ampliamenti e nuove realizzazioni, ma anche il riassetto degli spazi e l’innovazione tecnologica dei centri privati, convenzionati con i Comuni e non, che erogano servizi socio-educativi per i bambini da zero ai tre anni, inclusi i nidi domiciliari.
“La Regione – dichiara il presidente Christian Solinas – risponde all’emergenza pandemica mettendo in campo risorse a sostegno di servizi importanti per i bambini e per le loro famiglie. Attività che, diversamente, rischierebbero di scomparire, cancellate dal virus. Il Covid continua a impegnarci con forza sul piano sanitario, ma non abbiamo dimenticato le pesanti ricadute sociali che, in oltre un anno, l’emergenza ha generato su più fronti. Oggi più che mai le politiche per la famiglia sono per noi una priorità che il virus non potrà mai mettere in secondo piano”.
Ogni progetto potrà ricevere un contributo massimo di 50mila euro. Le domande con le proposte progettuali possono essere presentate a partire dalle 9 del 19 aprile 2021 e fino alle 13 del 28 maggio, utilizzando esclusivamente l’apposito sistema informatico Sipes della Regione Autonoma della Sardegna raggiungibile all’indirizzo http://bandi.regione.sardegna.it/sipes.
“L’emergenza Covid – precisa l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’Assistenza sociale, Mario Nieddu – ha colpito duramente i servizi per la prima infanzia, costringendo chi li eroga a rivoluzionare l’offerta educativa e gli spazi, per adeguarli alle nuove necessità e alle misure anti-contagio, con oneri aggiuntivi a fronte di minori introiti per i gestori costretti a interrompere le attività a causa del virus. Il contributo previsto nel bando punta a mantenere i servizi sul territorio e favorirne il rinnovamento. Un importante segnale d’attenzione sia per i cittadini, sia per chi eroga i servizi”.