In Sardegna

“Coltivazioni di marijuana legale in Sardegna a rischio”: appello dell’onorevole Maieli e del Psd’Az

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CAGLIARI. Forte preoccupazione da parte dell’onorevole Piero Maieli, presidente della Commissione Attività produttive e i consiglieri regionali del gruppo Psd’Az, in merito alle ultime direttive, emanate dalla Procura della repubblica presso il Tribunale di Cagliari, sulle indagini in tema di coltivazione di canapa, che potrebbero mettere a repentaglio lo sviluppo della canapicoltura sull’Isola. 

“L’Onorevole Maieli, promotore della proposta di legge in discussione nella commissione da lui stesso presieduta”, si legge su una nota “riconosce, infatti, l’importanza della coltivazione della canapa sul territorio regionale, rappresentando essa il volano per un nuovo sviluppo delle produzioni agricole della nostra Isola e riconoscendone anche il suo ruolo strategico nella bonifica dei terreni, nel contrasto del dissesto idrogeologico, nella fitodepurazione dei siti inquinati, nella bioedilizia e nella bioenergia". 

“Pertanto eventuali impedimenti alla coltivazione, alla trasformazione della canapa e alla sua successiva commercializzazione, che possano in qualche modo frenare lo sviluppo di una filiera di qualità in Sardegna, avrebbero come conseguenza quella di disincentivare i giovani agricoltori e non solo, ad avviare la propria attività”, continua il comunicato. “Risulta pertanto necessario un chiarimento del dettato normativo che possa fugare qualsiasi dubbio sulla liceità della coltivazione della canapa, soprattutto definendo con chiarezza il concetto di ‘fiori, foglie, olio e resine' elencati nell’allegato al T.U. Stupefacenti, ciò al fine di permettere lo sviluppo di produzioni agricole sempre più competitive, sostenibili, multifunzionali e soprattutto legali”. 

L’onorevole Maieli - pur riconoscendo e comprendendo che la polizia giudiziaria svolge la propria attività nel rispetto della normativa statale - che ha determinato peraltro profili di particolare problematicità dal punto di vista giuridico e operativo in fase di attuazione, auspica che il legislatore nazionale possa risolvere le criticità che sono state ultimamente sollevate, al fine di poter contemperare le esigenze dei coltivatori di canapa con il rispetto della legge nazionale. 

Maieli e i consiglieri del gruppo sardista auspicano infine che la normativa nazionale possa essere oggetto di una nuova revisione anche alla luce delle normative adottate da altri Stati che hanno già regolamentato la canapa in tutte le sue parti, come ad esempio il Belgio, la Croazia, l’Olanda o la Repubblica Ceca, o sono in procinto di farlo, come la Francia e la Germania.