ROMA. Il governo Draghi ha impugnato il piano casa della giunta Solinas. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini. La legge era stata approvata in Aula il 14 gennaio scorso, con alcune nuove regole su incrementi volumetrici fino al 50%, ma lasciando la possibilità di edificare entro i mille metri dal mare solo agli agricoltori professionisti. Il cambio di Governo non è servito: il Piano casa della Giunta Solinas, approvato in Aula il 14 gennaio scorso, è stato impugnato. La legge prevede incrementi volumetrici fino al 50% oltre i trecento metri dal mare ma salva comunque la fascia protetta prevedendo – su decisione finale del presidente della Regione – solo modifiche con il sistema della demolizione-costruzione, cioè senza aumento di cubature e comunque solo a beneficio delle strutture ricettive.
Il motivo? "Numerose disposizioni - si legge nel comunicato - che si pongono in contrasto con la normativa statale in materia di tutela del paesaggio, in violazione dell'articolo 117 della Costituzione, lettera s, che prevede la legislazione esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali".
“C’era da aspettarselo", commenta la deputata del M5S Paola Deiana, "e noi più volte abbiamo messo in guardia in Consiglio regionale della Sardegna. Era chiara l'illegittimità, così come è palese che questo governo regionale di centrodestra non ne fa proprio una giusta. Ora aspettiamo fiduciosi la decisione della Corte”.