CAGLIARI. “La Brigata Sassari rappresenta un patrimonio e un motivo di orgoglio per tutta la Sardegna, simbolo identitario di un Popolo e di una terra che oggi, a testa alta, affrontano una fase storica delicata e complessa, facendosi forza tutti insieme fiduciosi in un prossimo ritorno alla normalità. Ora più che mai a tutti noi siano di esempio lo spirito di sacrificio e l’impegno quotidiano che hanno contraddistinto i nostri fanti nel corso dei decenni, vissuti in prima linea esportando nel mondo i valori di pace e solidarietà”. Lo afferma il Presidente della Regione Christian Solinas nel giorno del 106° anniversario della costituzione della Brigata Sassari, avvenuta il 1° marzo del 1915.
“La Brigata Sassari raggiunge oggi un traguardo importante, confermandosi un’istituzione sempre viva e vitale, profondamente radicata nel cuore di tutti i sardi. Ai Dimonios esprimo i migliori auguri e un profondo senso di gratitudine, anche a nome della Giunta, per il prezioso e fondamentale contributo dato sia a sostegno delle forze armate impegnate a garantire la sicurezza nel Paese sia nell’ambito delle missioni all’estero, ultima in ordine di tempo quella di pace dell’Onu in Libano, che hanno ulteriormente certificato il valore e la professionalità dei nostri soldati, apprezzati ambasciatori della più autentica sardità”, conclude il Presidente Solinas.
“Il ricordo degli eroi di ieri e il ringraziamento egli eroi di oggi, alle loro famiglie, che con onore rappresentano un esempio di coraggio per tutta la nostra comunità nazionale”. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, nell’anniversario della fondazione della gloriosa Brigata Sassari. “Da presidente della Regione – prosegue Cappellacci- ho trascorso due volte le festività natalizie con i nostri ragazzi in Afghanistan e ho giurato che in ogni occasione avrei testimoniato non solo il loro coraggio e la professionalità ma il grande altruismo nei confronti di popolazioni tormentate.
Per questo ho sentito il dovere di sentire subito il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, che già si era attivato in questo senso, per condividere la necessità di dare il giusto valore ad una ricorrenza che non è solo mera rievocazione storica ma è soprattutto testimonianza attuale, diretta, concreta, dei valori incarnati dai nostri ragazzi. Ho espresso questo sentimento anche al generale Nicolò Manca e al generale Luciano Portolano, che insieme ai militari della Brigata hanno rappresentato negli anni queste virtù, che ancora oggi devono rappresentare un punto di riferimento solido per le nuove generazioni”.
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