CAGLIARI. Per continuare ad avere quei 400 euro mensili dal suo ex marito dichiarava di non avere reddito. Nel frattempo, però, lavorava eccome. In nero, ovviamente. Protagonisti della vicenda due ex coniugi, di un paese vicino a Cagliari: lui fabbro, con alcuni immobili di proprietà, lei invece disoccupata e quindi priva di reddito (o almeno questo era ciò che dichiarava). Così, dopo il divorzio, l’assegno mensile di 400 euro arrivava dritto dritto dalle tasche dell’ex marito alla donna. Dopotutto, lui aveva un reddito di oltre duemila euro mensili e lei invece non aveva nulla. E invece l’investigatore ha “smascherato” la donna: lavorava in nero, come parrucchiera, e guadagnava circa 700 euro al mese. Lui, invece, guadagnava molto meno di quanto era stato dichiarato dalla donna. Dal 2015, infatti, dall'immobile di sua proprietà (sfitto) non guadagnava neanche un euro. Così il tribunale di Cagliari ha accolto il ricorso dell’ex marito, smentendo lo stato di disoccupazione della donna: “Non risulta in capo alla resistente un’oggettiva impossibilità di garantirsi autonomamente un reddito: l’assegno divorzile deve quindi essere revocato”.
L'ex moglie lavora in nero? Il marito non deve più mantenerla: lo dice il giudice di Cagliari
- Redazione