CAGLIARI. Continua l'emergenza sangue e il comune di Cagliari si schiera ancora una volta per sensibilizzare i cittadini alle donazioni. La Sardegna è una delle regioni con maggiore bisogno di sangue e spesso è costretto a importarlo dalle altre. Così è nata l'iniziativa della Thalassa Azione Onlus, in collaborazione con l'Avis, nel largo Carlo Felice. Tante le donazioni dei volontari, tra i quali anche il presidente del consiglio comunale, Guido Portoghese, e l'assessore alle politiche sociali e salute, Ferdinando Secchi, che sono stati tra i primi donatori di sangue, questa mattina, a mettersi in fila all'autoemoteca, in occasione del "Raduno del Cuore". “Siamo consapevoli che in Sardegna – ha spiegato Guido Portoghese nel presentare la campagna - c'è un grande bisogno di sangue, quindi siamo felici di poter ospitare questa giornata, organizzata dentro il municipio. Speriamo serva a sensibilizzare la cittadinanza in modo che tutti possano aiutare le persone che hanno bisogno di donazioni. Dobbiamo ringraziare queste associazioni e speriamo che grazie a questa iniziativa tutta la popolazione sia più sensibile ad eventi come questo”.
“Cagliari – ha aggiunto Ferdinando Secchi - è una città che dona tutti i giorni e che chiede ai suoi cittadini di donare. Un atto che ha una ricaduta sociale molto importante, perché non solo si ha il piacere e la soddisfazione di donare il sangue, ma grazie a questa azione è possibile fruire di certi benefici per se stessi come una diagnosi precoce di qualche patologia ma anche in tema di alimentazione corretta. Quindi il nostro appello è quello di continuare a donare e di divulgare il messaggio perché è un'azione che serve a tutti quanti”.
“Queste manifestazioni come Il Raduno del Cuore - ha dichiarato il presidente Provinciale Thalassa Azione Cagliari Onlus Matteo Pusceddu - sono un'occasione di incontro tra chi dona e chi riceve. Perché noi persone con talassemia abbiamo bisogno di una trasfusione più o meno ogni 15/20 giorni e quindi questo comporta un notevole fabbisogno. Per cui c'è bisogno di donazioni costanti, donatori abituali, questo è un passo avanti che tutta la popolazione deve fare con l'aiuto di tutte le associazioni e istituzioni che si prodigano a veicolare questo messaggio”.