In Sardegna

Confcommercio, Bertolotti confermato presidente tra le tensioni

bertolotti

 

 

CAGLIARI. Alberto Bertolotti è stato rieletto alla guida della Confcommercio Sud Sardegna. Ma la partita interna all'associazione potrebbe essere tutt'altro che chiusa. E non sono escluse contestazioni da parte della lista uscita sconfitta, guidata da Danilo Cacciuto. 

BERTOLOTTI. "É un grande onore e una grande responsabilità essere riconfermato alla guida della più grande associazione di commercianti, imprese del turismo e dei servizi, e professionisti", ha affermato al termine delle elezioni. "Lo straordinario risultato di partecipazione all’assemblea e di voti che sono stati tributati alla lista che ho il privilegio di presiedere, testimonia una Confcommercio viva e vitale. E soprattutto in questi mesi che sono stati una lunga traversata nel deserto per i commercianti sardi”. Le elezioni si sono tenute oggi sulla piattaforma telematica SkyVote Meeting. Bertolotti continuerà a guidare l’associazione di categoria per altri cinque anni:  “Ci attende un compito difficile, impegnativo ed entusiasmante: riportare le esigenze delle partite iva, di questo ceto di donne e uomini che affrontano con coraggio quotidiano le sfide del mercato, al centro del dibattito politico e culturale. Confcommercio Sud Sardegna, in questo quinquennio che si apre, lotterà perché ai suoi iscritti ed a tutto il terziario sia riconosciuto il ruolo che abbiamo all’interno del sistema produttivo del Paese". 

CACCIUTO.  "Sono onorato della fiducia che quasi duecento colleghi hanno voluto riporre in me e nella mia squadra", ha commentato a urne chiuse Cacciuto, che ha aggiunto:  "Attendo con serenità e fiducia di avere finalmente accesso alla documentazione relativa all’assemblea del 17 dicembre ed al verbale redatto dal notaio per dimostrare che la stessa non era mai stata costituita e procedere alla richiesta di annullamento degli atti successivi. Rimangono comunque inoppugnabili", aggiunge, "le ragioni delle nostre proteste. Tredici mesi di prorogatio del mandato mai autorizzata, nessun confronto tra candidati e programmi, convocazione semiclandestina dell’assemblea tramite il solo sito istituzionale e per il giorno 23 dicembre, ultimo prima del nuovo lock-down. Un’associazione ridotta i minimi storici della rappresentanza e fuori dalle sedi decisionali che contano richiede comunque la prosecuzione del nostro impegno per rilanciarla. Dai risultati delle verifiche che faremo, si capirà da dove ripartire".