GONNESA. Meno luminarie, più solidarietà. Questo il principio che ha spinto il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu a tagliare le spese per gli addobbi natalizi e dirottare i soldi risparmiati verso le imprese che sono state costrette a chiudere a causa dell'epidemia.
Accanto ai buoni spesa per le famiglie in difficoltà, finanziati con fondi statali, che saranno erogati a partire dalla prossima settimana, la Giunta Comunale ha deciso di destinare le risorse, che ogni anno venivano stanziate per le luminarie natalizie, alle microimprese che operano nei settori della somministrazione di alimenti e bevande e alle palestre, categorie che da fine ottobre soffrono di particolari misure restrittive.
“L’iniziativa", commenta il Sindaco Hansel Cabiddu, "vuole essere un segno di vicinanza e solidarietà ai nostri imprenditori che vivono momenti di grandissima difficoltà dovuti ad una pandemia che sta mettendo a dura prova la tenuta della nostra fragile economia locale. Purtroppo l’alto numero di contagi, sia sul territorio regionale che su quello locale, non ci ha consentito di programmare i consueti eventi e le manifestazioni in vista del Natale. In questo momento di totale incertezza abbiamo deciso di puntare sulla solidarietà. L’atmosfera natalizia non sarà in ogni caso del tutto assente da Gonnesa, la Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea e quella di Sant'Isidoro a Nuraxi Figus saranno infatti come di consueto illuminata”.
Si tratta di un contributo una tantum a fondo perduto che potrà essere utilizzato per sostenere i costi fissi di gestione dell’attività. Le imprese interessate al provvedimento troveranno sul sito istituzionale la modulistica con cui fare istanza per ottenere il contributo a fondo perduto.