In Sardegna

Trasforma l'alloggio popolare in un bordello: scatta il sequestro, ma lui rompe i sigilli

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CORTOGHIANA. Tempo fa gli era stato assegnato un alloggio popolare per le sue condizioni di estrema povertà. Lui, però, aveva pensato bene di usarlo per altri fini: lo aveva trasformato, in sostanza, in un bordello, una sorta di "casa d'appuntamento", favorendo e sfruttando delle prostitute straniere che lì accoglievano una notevole clientela. Lo scorso 6 dicembre, però, ha tentato di introdursi di nuovo nell'abitazione, rompendo i sigilli. Per questo stamattina a Cortoghiana i carabinieri della locale stazione hanno denunciato in stato di libertà un 60enne del posto, disoccupato, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. 

Il 6 dicembre l'uomo aveva rotto i sigilli apposti all’ingresso dell’abitazione sottoposta a sequestro penale l'11 maggio 2020, in occasione del suo arresto per il reato di sfruttamento della prostituzione, si era introdotto nell’abitazione utilizzando una copia della chiave rimasta evidentemente in suo possesso, stabilendovi quindi il proprio domicilio.

Il 60enne tra l'altro era risultato essere anche percettore di reddito di cittadinanza.