CAGLIARI. Annata nera per il Covid, ma i ristoratori del Cagliaritano speravano di recuperare una parte del fatturato - anche se minima - nei giorni di festa. Invece il governo ha imposto il divieto di spostamento tra comuni per il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio. Con la chiusura alle 18 ancora in vigore.
“Ci consentono di aprire ma le limitazioni agli spostamenti non ci consentono di lavorare”, dice Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna, che in questi giorni sta ricevendo numerose segnalazioni da parte di chi sta inanellando le cancellazioni delle prenotazioni per i giorni in cui si dovrà rimanere nel proprio comune di residenza. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter lavorare, la nostra associazione ha cercato di trovare un punto d’incontro con il Governo”.
Frongia cita anche l’esempio di un ristorante di Quartucciu, “I Ginepri”, associato alla Fipe Confcommercio Sud Sardegna. “Si trova nella periferia di Quartucciu, oggi contano numerose disdette da parte di residenti in Comuni limitrofi che distano pochi chilometri, talvolta anche solo 500 metri. Basti pensare che a soli cinque minuti di macchina si trovano Quartu, Maracalagonis e Settimo San Pietro”.
La stessa titolare Enrica Ortu dice che “è mortificante dopo tanti sacrifici, ricevere le disdette dei clienti affezionati che se pur vicinissimi alla nostra struttura si trovano impossibilitati a raggiungerci perché costretti e blindati nelle loro città. Eppure la distanza che ci separa dal centro abitato di appartenenza a quello degli altri 4 comuni limitrofi è praticamente identica. Molti clienti ci hanno riferito che si sarebbero sentiti più al sicuro in ristorante piuttosto che a casa loro”.
“Rinnoviamo le richieste che hanno ampiamente presentato al Governo i nostri rappresentanti nazionali", aggiunge Frongia, "noi, nel nostro piccolo, come tutte le altre realtà, chiediamo ancora una volta che si possa modificare la limitazione degli spostamenti tra comuni, sarebbe una soluzione che ci potrebbe consentire di avere una piccola boccata d’ossigeno nei giorni di festa”.
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