ORISTANO. "Un tavolo tecnico istituzionale alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità e del Commissario straordinario dell’Ares e l’immediata nomina di un nuovo professionista della sanità per la Assl di Oristano". Sono le richieste che dalla città partono all’indirizzo di Cagliari per una prima immediata risposta alla crisi della sanità oristanese. "E da Cagliari", fanno sapere dal Comune di Oristano, "è immediatamente arrivata la disponibilità dell’assessore Nieddu a un incontro da tenersi nei prossimi giorni".
Le richieste sono arrivate dai rappresentanti istituzionali, dei sindacati e delle associazioni che il 7 novembre scorso hanno dato vita alla grande manifestazione che ha lanciato il Patto per la salute e che questa mattina si sono riuniti in videoconferenza per fare il punto sulla vertenza sanità. “Non è il momento delle polemiche sterili", ha affermato il sindaco Andrea Lutzu. Aggiungendo: "Il momento è grave: lo è per l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Coronavirus e lo è perché la nostra rete assistenziale è in forte crisi. Dobbiamo lavorare tutti insieme per il bene del territorio. Non serve lanciare ogni giorno una nuova richiesta o una nuova proposta, la cui legittimità spesso è tutta da verificare. Sappiamo tutti molto bene cosa serve a un sistema sanitario che da troppi anni ha subito un progressivo impoverimento". Da qui la richiesta della convocazione del tavolo tecnico istituzionale con l’assessore Mario Nieddu e il Commissario dell’Ares Massimo Temussi "per illustrare il Patto per la salute siglato recentemente in Consiglio comunale e che ha dato origine alla grande manifestazione del 7 novembre. Insieme a loro vogliamo affrontare l'emergenza Covid, partendo dalle reali emergenze di questo territorio". In primis, "la nomina di una nuova figura manageriale straordinaria per la Assl di Oristano. Non un commissario, ma un supporto forte al sindaco, al direttore della Assl e alle istituzioni locali, un professionista che si dedichi all’azione dei tre ospedali della provincia e al coordinamento della medicina del territorio”.
"Chiediamo una persona che con capacità ed ascolto si dedichi a tempo pieno ai problemi della sanità oristanese", ha spiegato il presidente della Commissione Sanità Efisio Sanna. "Sono necessarie scelte coraggiose in linea con l’emergenza che anche il nostro territorio sta vivendo. Chiediamo risposte al Patto per la salute così come licenziato dalla Commissione Sanità approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Oristano e presentato nella grande manifestazione pubblica del 7 novembre”. Dal Comune ricordano che il Patto per la salute chiede la promozione e l'adozione di interventi, azioni e atti di natura sanitaria tesi al potenziamento e riqualificazione dell'Ospedale San Martino, alla valorizzazione dei nosocomi di Bosa e Ghilarza, alla ottimizzazione di tutti i servizi distrettuali e delle strutture sanitarie pubbliche presenti in provincia. Rivendica il ripristino dei livelli essenziali di assistenza con prestazioni sanitarie appropriate ed efficaci, attraverso una sanità pubblica di qualità, integrata e non sostituita con quella offerta dai privati. Chiede la riorganizzazione del sistema sanitario provinciale, tenendo conto delle esigenze e delle peculiarità del territorio, partendo dal miglioramento della medicina di base e la valorizzazione della rete ospedaliera provinciale, senza prescindere dal principale Ospedale, il San Martino, che resta l'insostituibile presidio sul quale costruire un livello qualitativo di assistenza e cura.
Si chiedono anche "risposte tempestive alle drammatiche carenze di organico del personale medico, infermieristico e di supporto, che interessa gli ospedali, la medicina distrettuale e le altre strutture sanitarie. Il ripristino degli organici va garantito con immediatezza oltre che con le attività concorsuali in atto e le graduatorie esistenti, con straordinari metodi di reclutamento dettati anche dagli effetti della pandemia in corso". Inoltre il Patto "sollecita anche il Dea-Ospedale di 1° livello del San Martino, immediate soluzioni per rinforzare gli organici e ripristinare quelle discipline tempo-dipendenti e il reintegro dei reparti ospedalieri e i servizi distrettuali ridimensionati negli ultimi anni e in questi ultimi mesi. E, inoltre, piena attuazione, per i tre Ospedali della provincia, di quanto contenuto nella ridefinizione della rete ospedaliera, affidando a ciascun nosocomio una originale missione, migliorandone l'organizzazione e la qualificazione, evitando inutili indottrinamenti localistici ma privilegiando e attuando dei virtuosi percorsi di interazione funzionale e concretezza complementare". Infine, si chiede "un deciso miglioramento dei servizi socio-sanitari, adeguati investimenti sulla sanità pubblica Oristanese e maggiore attenzione alla introduzione di nuove tecnologie e alla dotazione di strumentazioni moderne e funzionali".
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