CAGLIARI. "Più tutele per i trapiantati". É la richiesta che l'associazione dei trapiantati Prometeo Aitf Odv rivolge all'ospedale Brotzu. "Sono rimaste inascoltate gran parte delle richieste fatte dall’associazione per garantire adeguata assistenza sanitaria ai trapiantati in questa seconda fase dell’emergenza Covid", scrivono dall'associazione. "Dopo la comprensibile decisione dell’Arnas “G. Brotzu” di limitare le prestazioni sanitarie ai soli casi urgenti, la Prometeo le ha scritto una lettera il 3 novembre scorso chiedendo rassicurazioni riguardo alla prosecuzione dei controlli del post-trapianto (visite e prelievi, in particolare per il dosaggio dell’immunosoppressore): secondo la nostra associazione, devono, infatti, essere considerati urgenti. La richiesta nasceva anche dalla consapevolezza che, nei mesi scorsi, non è stato possibile “recuperare” tutte le visite annullate per via dell’emergenza sanitaria e che, pertanto, numerosi pazienti attendono da troppi mesi, se non da un anno o più, di poter fare questi controlli".
"Nei giorni successivi, però, vari trapiantati ci hanno segnalato che visite considerate non urgenti sono state annullate e che i centri trapianto stavano adottando modalità organizzative differenti. Per tale ragione, il 19 novembre abbiamo mandato una seconda lettera indirizzata all’Arnas “G.Brotzu” e anche all’assessorato regionale alla Sanità, chiedendo maggiori tutele per i trapiantati e trattamenti uniformi da parte della stessa azienda a prescindere dall’organo trapiantato in quanto le esigenze dei pazienti seguiti dai tre centri sono analoghe". A oggi, si legge, "non abbiamo ricevuto risposta a questa lettera e l’unico provvedimento adottato in linea con le nostre richieste è stato consentire ai trapiantati di fare i prelievi per il controllo del dosaggio dell’immunosoppressore senza necessità del requisito dell’urgenza. Non sappiamo se si sia trattato di una risposta indiretta senza necessità del requisito dell’urgenza. Non sappiamo se si sia trattato di una risposta indiretta alla nostra lettera o di una decisione autonoma dell’Azienda, in ogni caso siamo soddisfatti del fatto che sia stato eliminato un requisito che, durante la prima fase della pandemia, ha creato problemi a numerosi pazienti. Tuttavia, non sono state accolte le altre nostre richieste non meno importanti"