In Sardegna

Covid, i medici mi hanno detto: "Signora, rischia la pelle"

testimonianza

 
OLBIA. "Cari amici, parenti, compaesani tutti, vorrei rilasciare una piccola testimonianza per chi ancora non crede che questo virus esista per cui non rispetta le regole e continua a prenderla con tanta leggerezza". Inizia così la lettera di Anna Campus, pubblicata dalla figlia Michela Marras con una breve premessa: "La testimonianza di mia mamma. Un suo desiderio , seppur non serva a cambiare del tutto le cose, a qualcosa e/o qualcuno siamo certi serva".
 
Ecco, di seguito, le parole della signora Campus: 
 
"Io sono stata ricoverata in condizioni gravi per 7 giorni al San Giovanni Paolo II. Purtroppo il personale per quanto bravo, è molto ridotto. Sono già morte 2 persone dal mio ricovero. Il 17 mi trasferiscono al Mater Olbia. Arrivata qui sembrava tutto ok fino a quando intorno alle 22, salgono tre medici dalla terapia intensiva per dirmi testuali parole: "Buonasera Signora, purtroppo abbiamo il dovere di informarla che la sua situazione è molto molto grave, lei ci sta lasciando la pellaccia. Abbiamo questa notte di tempo per decidere se intubarla o meno". Avevo il terrore di non poter rivedere più la mia splendida famiglia. Questo mi ha scatenato una rabbia contro il mostro che ho cercato di reagire con tutte le mie forze. Fermo restando che la forza me l'ha data il Signore e tutti i miei cari e tutti voi, tutto il personale del Giovanni Paolo II e del Mater Olbia, infermieri e medici molto umani ,dai più giovani ai meno giovani, dopo lunghi 11 giorni di terrore sono riuscita a dormire 2 ore. Ora sono più serena, finalmente c'è stato, seppur piccolo, un miglioramento dopo l'ultima Tac".
 
E poi, invita "a riflettere, pensate se dovesse capitare a una vostra persona cara perché non ci avete creduto...Riuscireste mai a perdonarvelo?!? Questo mostro esiste, eccome se esiste. Spero che questa mia piccola testimonianza possa servire a capire che se non per stretta necessità dovete restare a casa. Auguro a tutti un grande in bocca al lupo e spero che questa maledetta pandemia ci abbandoni al più presto. Un abbraccio a tutti e grazie di cuore a tutti per la vostra vicinanza dimostrata a me e alla mia famiglia!".