CAGLIARI. “Oggi più che mai serve la massima unità di tutte le forze, con il pieno coinvolgimento dei nostri territori. Davanti a un malessere sociale crescente, a volte amplificato dal diffondersi di informazioni false e strumentali, abbiamo il dovere di dare sostegno ai sindaci e agli amministratori, spesso costretti a prendere decisioni difficili con un unico obiettivo: la tutela della salute dei sardi”. Così l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, oggi al termine della riunione della Conferenza permanente Regione-Enti locali, alla quale hanno partecipato anche gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e i rappresentanti di Anci Sardegna, l’Associazione dei Comuni, e del Cal, il Consiglio delle Autonomie locali.
“D’accordo con i rappresentanti degli Enti locali – aggiunge Sanna – abbiamo deciso di convocare la Conferenza ogni martedì per fare il punto della situazione e continuare a offrire ai sindaci la massima informazione sull’andamento della pandemia in Sardegna. Serve senso di responsabilità, questo non è il momento dello scontro politico ma di una guerra contro il virus, da combattere tutti insieme. La politica è servizio ai cittadini e non aggressione, ed è per questo che l’incontro di oggi è servito anche a condividere l’impegno ad abbassare i toni, perché le dichiarazioni sopra le righe non aiutano certo a creare un ambiente favorevole a risolvere i problemi e complicano ulteriormente il lavoro dei nostri amministratori. Con i rappresentanti dei sindaci abbiamo proseguito un dialogo mai interrotto, nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni, e approfondiremo in questi giorni le loro richieste. Non ci saranno decisioni calate dall’alto ma scelte precise da portare avanti grazie al contributo di tutte le parti”.
“È stata un’occasione di confronto costruttivo con i sindaci sui temi legati all’emergenza – sottolinea l’assessore Nieddu – e abbiamo avuto l’opportunità di fare il punto su quanto è stato fatto finora e sulle azioni messe in campo per superare le criticità. Abbiamo ascoltato con interesse le richieste e le proposte dei sindaci, alcune delle quali ci vedono già al lavoro. Stiamo procedendo a rafforzare il nostro sistema sanitario sul fronte dei servizi territoriali e ospedalieri. Inoltre stiamo potenziando le Unità speciali di continuità assistenziale e i Servizi di Igiene pubblica, per aumentare la nostra capacità di tracciamento del virus e l’assistenza ai pazienti sintomatici in isolamento domiciliare”. Un aspetto che, "tra le altre cose, ci consentirà di rendere più efficiente e puntuale la comunicazione tra sistema sanitario e territorio, messa in sofferenza dalla crescita dei contagi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati assunti nel nostro sistema sanitario circa un migliaio di operatori. Attualmente, con i bandi della Protezione civile e Ares-Ats stiamo procedendo al reclutamento di nuovi medici. Da quest’ultima selezione, per cui sono già in corso le prese in servizio, abbiamo previsto incarichi per cinquecento medici per la sola Ares-Ats e l’elenco – conclude l’assessore della Sanità – sarà a disposizione di tutte le aziende sanitarie per ulteriori integrazioni di personale”.
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