In Sardegna

Ira dei ciclisti contro il divieto sulla passeggiata al porto: "Lo faremo annullare"

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CAGLIARI. L'autorità portuale di Cagliari vieta l'accesso alle bici sulla passerella in legno di Su Siccu perché, stando all'ordinanza, sono un pericolo per i pedoni e danneggiano la struttura. E i ciclisti si infuriano. "Come è possibile nel 2020, in una città turistica, dove anche di recente tante riviste specializzate la ritengono la città perfetta per il cicloturismo, un autorità autonoma si permetta in un area centralissima della città di vietare il transito dei ciclisti, spaccando in due la piccola rete ciclabile presente in città?", si chiede Virgilio Scanu della Fiab (Federazione amici della bicicletta). 

Per Scanu, che definisce "assurda" la decisione, "oltre ad essere il percorso più sicuro in bicicletta, non solo per i ciclisti ma per le famiglie con bambini per andare dalla centrale via Roma al parco di Molentargius e il Poetto, è inoltre itinerario individuato per la penetrazione urbana della Ciclovia della Sardegna inserito dal Ministero nel Sistema Nazionale Ciclovie Turistiche e in Eurovelo a livello internazionale, che la Regione Sardegna sta portando avanti da anni. Lo stesso presidente dichiara che il suo progetto è quello di collegare il fronte mare cittadino da S.Gilla a S.Elia (progetto già presente tanti anni prima del suo arrivo) e poi prende delle ordinanze diametralmente opposte. Noi come Fiab riteniamo questa ordinanza totalmente assurda, dannosa e senza fondamenta, perché fa solo riferimento a delle segnalazioni ricevute per la eccessiva velocità di alcuni ciclisti che avrebbero potuto recare danni a dei pedoni, ma che da fonti certe dal 2014 ad oggi non c'è stato nessuno incidente, e intendiamo portare avanti tutte le iniziative per farla ritirare o annullare anche per le vie legali".