In Sardegna

Quartu, Graziano Milia riprende in mano le redini della città

 

 

QUARTU SANT'ELENA. “Sono felice, è la fine di un incubo durato 5 anni e mezzo, cercherò di dormire sogni tranquilli”. Così l’ormai ex sindaco Stefano Delunas dopo neanche 24 ore dalla fine del conteggio delle schede che hanno portato Graziano Milia alla vittoria. Delunas ha chiamato a raccolta la stampa e il suo successore nella sala consiliare del palazzo di via Eligio Porcu, senza perdere tempo. Un fascicolo in mano, là dentro il piano triennale 2020/2022, un campanaccio (quello che usava durante le sedute di giunta) e due magliette, una rossa e una blu, con una scritta “tutta colpa del sindaco Milia” (in riferimento agli attacchi subiti da Delunas negli anni).

È l’eredità che ha consegnato al neosindaco, suo amico, che torna a guidare Quartu dopo 19 anni. Anni difficili per Delunas quelli passati tra i banchi del Comune dove ha detto che è stata fatta “una campagna denigratoria durata 5 anni e 6 mesi totalmente falsata, tanto che chi ha agito in questo modo pensando di avere il consenso della città, si è dovuto ricredere, il dato elettorale del pd la dice lunga, io portai sedici consiglieri, oggi ne entrano due”. E a chi ha criticato duramente il suo operato Delunas dice che “hanno giocato sporco, ma i cittadini hanno sempre saputo il motivo per cui io fui cacciato dal Pd”. Lascia “una città meno buia, adesso si vede il sole”. Milia è entrato in punta di piedi in quella che è stata per tanto tempo la sua casa. Tanto che ha deciso di sedersi nella seconda sedia a destra dei banchi del consiglio, dove quando aveva appena 29 anni (oggi 61) faceva il capogruppo del partito Comunista. Le chiavi del Comune le ha già ricevute, ma ha deciso di chiedere al suo predecessore di fare una copia e di affiancarlo in questi mesi, soprattutto sull’emergenza covid. Un regalo anche per Delunas da parte di Milia: una spillina con il simbolo dei Quattro mori e una striscia verde. “Per me lui è come un fratello”, ha detto prima di abbracciare l’ex sindaco, “abbiamo passato periodi durante i quali mangiavamo insieme per i rispettivi compleanni”. Non è mancata una velata critica anche verso il suo operato. “Ha passato anni difficili, per colpa sua e per responsabilità d’altri”. Primo riferimento alla rappresentanza di genere. “Oggi capeggerò una maggioranza che ha la metà perfetta dei generi, un punto di partenza importante, determinante. Quest’aula, questo palazzo, questa città devono chiudere definitivamente questa lunghissima transizione da vecchio borgo agricolo a città e deve farlo aprendosi il più possibile”. Domani inizia una nuova quotidianità per entrambi. Delunas torna al suo vecchio lavoro: impiegato amministrativo in un ente militare. E Milia alla guida di Quartu.