In Sardegna

Nuovi reparti Covid, Progressisti: "Non si blocchino le cure ordinarie"

Binaghi

 
CAGLIARI. "Il ritardo dei mesi scorsi nell’organizzazione dei presidi Covid19 per far fronte all'emergenza non sia causa di scelte che, anziché aiutare ad alleviare lo stress degli ospedali cagliaritani, potrebbero aumentare le difficoltà". Lo chiedono i consiglieri regionali del gruppo Progressisti, riferendosi all'annuncio del presidente della Regione Christian Solinas sull'apertura di nuovi reparti anti-covid in città. L'ipotesi è che la scelta ricada sul Binaghi "che ospita attualmente il Centro regionale Trapianti, il Centro sclerosi multipla, un reparto di genetica medica e uno di Pneumologia territoriale: una struttura dove non si riscontrano focolai di contagio, che offre assistenza a centinaia di pazienti per le loro terapie ordinarie". 

"Il presidente e la Giunta valutino la possibilità di individuare strutture e spazi da destinare ai posti destinati ai ricoveri ordinari e alla terapia intensiva per i pazienti positivi al Covid, alleggerendo il Brotzu, il Policlinico e il Marino che potranno riprendere anche le attività ordinarie per i pazienti non Covid. Questa valutazione deve tener conto della compatibilità delle strutture, in modo tale da non determinare il blocco delle cure ordinarie e garantire la sicurezza dei pazienti".

Gli esponenti della minoranza ricordano che "nel mese di marzo, quando fu valutata in commissione Sanità la possibilità di destinare alla cura dei pazienti Covid altri presidi cittadini alternativi al Santissima Trinità, l'ospedale Binaghi, così come il Marino, non fu considerato idoneo per via dell'impossibilità di differenziare i percorsi dei pazienti positivi con quelli in cura per altre patologie". Il Binaghi, ipotizzano, "potrebbe svolgere una funzione di supporto per alleggerire le altre strutture circa l’attività ordinaria".

Mentre "per altri pazienti positivi che non possono rimanere nelle loro abitazioni o che potrebbero essere dimessi, ma non hanno un luogo dove poter trascorrere il periodo di malattia in sicurezza per se stessi e per gli altri, vengano attivate le convenzioni annunciate per strutture ricettive che possano accogliere i malati liberando posti letto negli ospedali".