In Sardegna

I segni della mascherina sul volto del medico sardo: "Quando un paziente muore restano nell'anima"

aNTONIO-pINTUS

 

 

SASSARI. Il volto è segnato dalla mascherina che ha indossato tutto il giorno, in reparto. Antonio Pintus è infettivologo, lavora all'ospedale di Sassari. E da tempo ha ingaggiato una battaglia di comunicazione contro coloro che sostengano che il Covid, in fondo, sia un problema gonfiato dai media e da chi professa il terrore.

Pubblica la foto della sua faccia a fine turno. E scrive: "Lo dedico a voi che ci disprezzate, ci odiate, sminuite il nostro lavoro, vi dedico i segni che restano sul viso".  Quando muore un paziente, quando viene trasferito in rianimazione, aggiunge, "questi segni restano nell’anima, ma sono cose troppo profonde perché possiate capirle, lo capiscono le persone perbene, quelli che non ti offendono per il tuo lavoro e che anzi ti rispettano, non siamo eroi, siamo solo Lavoratori che fanno ore di lavoro in più, senza fiatare, che non si tirano indietro, e la ricompensa sono gli sputi in faccia virtuali di troppi, l’umanità ha perso".