SASSARI. Un passeggero si rifiuta di indossare la mascherina sul pullman, intervengono i carabinieri che lo identificano. E lui, al capolinea, aggredisce l'autista con un ombrello, usato come fosse un bastone. La denuncia arriva dal segretario territoriale Fit Cisl Alessandra Russu, che racconta quanto accaduto ieri davanti ad altri passeggeri che non intervengono ma "si limitano a riprendere tutto con il telefono", e il video fa il giro delle chat.
Ieri mattina, sulla linea di Platamona, "il conducente era in servizio, quando sul mezzo sale un passeggero, che si rifiuta di indossare la mascherina". L'autista avvisa la centrale operativa Atp e vengono allertate le forze dell'ordine. Si scaldano gli animi e nasce un diverbio. I carabinieri poi identificano il trasgressore. Ma al capolinea, il passeggero aggredisce a colpi di ombrello il conducente, che è ancora seduto al posto di guida. Alcuni colpi lo raggiungono al volto, ma lui "riesce a tenere la calma e chiede soccorso sul posto. Andrà successivamente al Pronto Soccorso".
Gli altri passeggeri riprendono coi telefoni, "ma a nessuno viene in mente di contenere la furia dell’aggressore". La Fit Cisl ricorda che, da anni, il sindacato denuncia "questa escalation di rabbia e violenza verso conducenti di autobus, controllori, capitreno e addetti di stazione, da parte di persone capaci di “sporcarsi le mani” per non volersi attenere a norme di interesse pubblico come il contenimento del contagio da Coronavirus". Spiegando che è stato più volte richiesto l'intervento del ministero dei Trasporti, preannunciando "l’impossibilità di coniugare l’offerta di trasporto a ranghi ridotti (80% di carico passeggeri) con la domanda, le criticità della convivenza di persone a bordo dei mezzi pubblici, seguendo le normative anti contagio. Con la pretesa che il conducente gestisca nel contempo sia funzioni di guida che le attività di controllo per il rispetto delle norme comportamentali in capo all’utenza, e abbiamo sempre ribadito che tali funzioni non rientrano tra le responsabilità dei lavoratori e delle lavoratrici, che inevitabilmente pagano le conseguenze di questa situazione".