In Sardegna

"Posti letto finiti? Il virus dell'incapacità ha contagiato la Regione"

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CAGLIARI. "Il virus dell'inefficienza e dell'incapacità ha contagiato la Regione". Così il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale attacca il presidente Solinas e l'assessore alla Sanità Nieddu per la gestione dell'emergenza coronavirus, dopo la diffusione della notizia sui posti letto terminati al Santissima Trinità di Cagliari.

"È stato più volte segnalato questo rischio - denunciano i Progressisti - ma niente è stato fatto per la sicurezza e la salute delle cittadine e dei cittadini. Anche noi come consiglieri d'opposizione abbiamo più volte espresso preoccupazione per la totale mancanza di risposte da parte della Regione".

I consiglieri d'opposizione puntano il dito contro Solinas: "Il presidente della Regione è impegnato con l'infinito appetito di potere dei partiti della sua maggioranza sardo-leghista, per la spartizione delle poltrone delle direzioni generali nelle nuove Asl". E poi contro Nieddu: "Del suo assessore alla Sanità non si ha più traccia. Non si hanno risposte su quali siano i piani per il contenimento dei rischi legati all'emergenza epidemiologica. Tutto mentre crescono i contagi ed è partito l'anno scolastico con tutte le conseguenze legate alla situazione disastrosa dei trasporti, insufficienti per garantire il distanziamento tra gli studenti nel tragitto casa-scuola: anche questa ampiamente prevista. Avevamo scritto a luglio segnalando questo rischio".

Oggi il gruppo ha presentato così una nuova interrogazione: "Chiediamo ancora una volta, come già fatto nelle ultime settimane e nei giorni scorsi, che il Consiglio regionale sia convocato la prossima settimana e vengano affrontati con serietà i temi che davvero interessano le cittadine e i cittadini sardi: la tutela della salute, il potenziamento e la sicurezza del sistema ospedaliero, l’adeguatezza del numero di posti disponibili in terapia intensiva, l'abbattimento delle liste d'attesa, il problema strutturale della carenza di medici nei nostri ospedali".