In Sardegna

Fotovoltaico in casa, contratti falsi per una truffa vera: tre indagati a Cagliari

Fotovoltaico

CAGLIARI. Avevano buona parlantina e modi gentili. E moduli da far firmare: li presentavano come documenti che attestavano l'avvenuta proposta commerciale e per la tutela della privacy, in realtà erano contratti. Che le loro vittime ingenuamente firmavano e cadevano nella truffa. Sono tre procacciatori d'affari nel settore del fotovoltaico gli indagati nell'inchiesta della Procura di Cagliari, condotta dal secondo gruppo della Guardia di Finanza,  che ha scoperto numerosi raggiri per circa 41mila euro. 

L'indagine è partita da un residente di un comune della provincia: lui, come altri, si era visto recapitare delle richieste di pagamento da parte di due società, con sedi a Cagliari e Palermo, per l'installazione di impianti fotovoltaici che nessuno però aveva richiesto. Il sistema fraudolento era semplice. 

Gli agenti si presentavano nelle case, facevano la loro proposta su impianti che avrebbero garantito risparmi sulla bolletta. Poi, anche se il potenziale cliente rifiutava, gli sottoponevano un modulo che sembrava innocuo: solo per presa visione della  proposta, assicuravano. In realtà quella carta era un contratto che attivava una fornitura fantasma. I Finanzieri hanno anche scoperto che in undici casi (su 14) i truffatori avevano messo firme false. 

Davanti alla richiesta di soldi non dovuti alcune vittime del raggiro, pur di evitare contenziosi giudiziari, hanno anche accettato di pagare una somma di compromesso.  Ora la trauffa è stata scoperta: l'inchiesta si è conclusa con tre denunce.