CAGLIARI. "Il turista 2020 è stato atipico. Solo italiani, ovviamente, e molti più giovani: meno invece le famiglie". È Marcello Mannoni, presidente dell’associazione Santa Teresa Gallura Experience, a tracciare un bilancio sulla stagione più difficile vissuta finora, dopo il lockdown: "Un po' a sorpresa - spiega - il flusso turistico di luglio e agosto ha garantito la sopravvivenza delle aziende: un risultato tutt'altro che scontato rispetto a quanto si paventava durante la quarantena".
"Secondo quanto dichiarato dai 50 e più imprenditori che aderiscono all’associazione - continua Mannoni - le presenze in paese sono state sufficienti per evitare la morte economica del settore. Perciò il risultato minimo è stato raggiunto. In alcuni casi, le prime due settimane di agosto sono state addirittura paragonabili a quelle dello scorso anno".
E sul turista-tipo di quest'anno spiega: "Sono probabilmente i figli di coloro che hanno comprato casa a Santa Teresa 20, 30 anni fa. I loro genitori, probabilmente, quest’anno hanno preferito non andare in vacanza e hanno lasciato la casa in Sardegna a disposizione dei loro figli, i quali magari venivano qui in vacanza da piccoli ma, una volta cresciuti, hanno poi passato le estati all’estero. Quest’anno sono venuti qui. Hanno un potere di spesa medio-alto e questo ci ha ovviamente aiutato. Se saremo stati bravi, è possibile che una parte di loro torni anche il prossimo anno. E poi c’è il turismo interno, quello sardo, su cui abbiamo puntato già da tempo e che nel 2020 ha dato buoni risultati".