In Sardegna

Il sindaco di Seulo: "Dove sono finiti i nostri dati sullo studio del Dna?"

 

 

SEULO. “Dove sono finiti i nostri dati sullo studio del Dna?”. Enrico Murgia, il sindaco di Seulo si interroga. La problematica è emersa nel corso del Consiglio comunale di sabato scorso.  Il dibattito si è infiammato tra il primo cittadino e il ricercatore Pino Ledda, che aveva fatto firmare le liberatorie per autorizzare gli esperti a studiare il Dna dei seulesi. 

I dati di Seulo (di 600-800 abitanti, non si conosce il numero esatto) sarebbero stati venduti a Parco Genos, lo stesso laboratorio dal quale erano sparite le 27mila provette contenenti il Dna degli ogliastrini donato alla ricerca. La vicenda del furto del Dna dei centenari era finita anche sulle pagine della cronaca locale e nazionale qualche anno fa. 

“Pino Ledda ha confermato di aver consegnato le liberatorie dei cittadini di Seulo a Parco Genos”, afferma il sindaco Enrico Murgia.  Dal canto suo Ledda però fa sapere che non è vero che le liberatorie dei seulesi sono fuori controllo. “Mi sto occupando personalmente di restituire i consensi a ognuno. Il mio obiettivo è tutelare il bene della comunità”, dichiara lo studioso originario di Ales da qualche anno trapiantato a Seulo.  “Se è vero che il buon Pino Ledda si sta occupando della restituzione dei consensi, questa è una buona notizia”, afferma Enrico Murgia.