OLBIA. "Vogliamo un contributo straordinario di 3 milioni di euro". È la richiesta fatta alla Regione nel primo dei tre incontri del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna con gli stakeholders del territorio (consorziati, sindaci, consiglieri regionali e associazioni agricole). Insieme a un ritorno di competenze e autonomia dalla Regione com’era prima della riforma del 2006. “Per raggiungere questo importante obiettivo serve unità e sostegno da parte di tutti nel territorio e tra Consorzi”, ha detto il presidente Toni Stangoni.
Un confronto costruttivo e necessario per avviare una programmazione che tenga conto delle notevoli esigenze del territorio. La riunione che si è tenuta lunedì a Ozieri nella sala riunioni dell’Unione dei Comuni ha registrato un’alta partecipazione di consorziati, e rappresentanti politici del territorio (sindaci e consiglieri regionali) che hanno posto le basi per un lavoro di crescita e uscita da una stagnazione che caratterizza il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna da troppo tempo.
“Vent’anni di commissariamento hanno provocato un disastro economico da cui si può uscire solo con la condivisione e con la partecipazione – ha spiegato Toni Stangoni eletto a febbraio scorso -. Siamo qua per ascoltare e portare alla portata dei consorziati quali difficoltà sta attraversando il consorzio che purtroppo soffre per una mancata attenzione politica e una mancata programmazione”.
L’assemblea, animata dagli interventi dei vertici del Consorzio, da quelli dei Consiglieri Regionali e sindaci del territorio, dai rappresentanti delle Associazioni agricole e dai consorziati, ha dato il via a un confronto che vuole essere “costante nel tempo – ha spiegato ancora Stangoni –. Questi sono i primi di una serie di incontri ai quali ne seguiranno degli altri tematici”. Il Consiglio di amministrazione dell’Ente sta lavorando infatti per mettere a punto una programmazione su più fronti, e uno di questi è il rapporto con la Regione Sardegna, per fare in modo che i trasferimenti regionali previsti per legge, “ogni anno ridotti in percentuali vergognose, provocando un aggravio della ben nota situazione finanziaria dell’Ente che deve fare i conti su sempre minori entrate e soprattutto deve fare leva sui ruoli dei consorziati, attualmente troppo elevati: le risorse vanno riequilibrate, si deve essere incisivi per chiedere una riforma che riassegni al Consorzio le competenze amministrative sugli ambiti che via via sono stati persi a causa degli interventi normativi succedutisi in circa 35 anni”.
Alla Regione in particolare è stata presentata una richiesta di contributo straordinario di 3 milioni di euro per l’abbattimento degli oneri consortili di manutenzione e funzionamento non coperti dalle quote previste dalla legge. “Ciò consentirebbe – ha evidenziato Stangoni - un riequilibrio finanziario immediato, supportato dai ruoli consortili in riscossione e di prossima emissione ed accompagnato da una attenta ristrutturazione aziendale gestionale ed organizzativa”.
Ma ancora più importante sarà la battaglia che assieme agli altri Consorzi, dovrà portare a riacquisire le competenze gestionali sul territorio, per riaffermare un ruolo più ampio dei Consorzi di Bonifica nella crescita economica locale. “Attualmente l’Ente gestisce la manutenzione e il mantenimento in esercizio delle opere idrauliche e delle reti irrigue. All’attività ordinaria si aggiunge la progettazione e la realizzazione di nuove opere, in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali competenti (Stato, Regione, Provincia, Enti locali) ma il tempo è maturo per chiedere una riforma delle competenze e riportale a quelle delle origini, così come accade nelle altre regioni d’Italia”.
I prossimi incontri si terranno il 20 Luglio presso il Centro Congressi del Comune diPerfugas in via Circonvallazione alle ore 11.30 e il 27 luglio presso il Comune di Valledoria in Corso Europa 76 alle ore 19.30.
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