Parere favorevole, con prescrizioni: è alta l'attenzione della Soprintendenza archeologica sui lavori per la realizzazione dello stadio provvisorio nei parcheggi del Sant'Elia. L'ombra dei ritrovamenti di antichi resti rischia di allungarsi sulle opere in corso di realizzazione. La preoccupazione emerge dalla lettura del documento comunale - che risale a ieri, 21 aprile, che dà il via libera al cantiere. Tutti gli enti chiamati a esprimersi hanno detto sì, più o meno incondizionatamente. La Soprintendenza fa la Soprintendenza, e in una nota del 27 marzo avverte: “In riferimento alla richiesta in oggetto, il 16 marzo 2017, visto il Puc di Cagliari che qualifica l'area interessata dall'intervento come di particolare attenzione in relazione al rischio archeologico (...), verificata la documentazione d'archivio e l'ubicazione delle emergenze archeologiche note (…), considerata la tipologia delle opere previste, si conferma il parere favorevole con prescrizioni già espresso”. E aggiunge che il via libera vale solo per questo pezzo della procedura. Poi il passaggio chiaro. L'ok dato “non si riferisce ad eventuali ulteriori procedimenti o limitazioni derivanti dalla presenza di vincoli ascrivibili ad altri aspetti del patrimonio culturale e paesaggistico tutelati”. I tifosi cagliaritani lo sanno: lo stadio di Is Arenas, tra gli altri limiti, aveva incontrato anche quello derivante dalla presenza di una tomba dei giganti, lì nel territorio quartese. Tutti sperano che nessun antico cagliaritano abbia deciso di andare a riposare per sempre sotto i parcheggi dello stadio Sant'Elia.