GUSPINI. Le restrizioni sugli spostamenti legate al coronavirus erano l'ultima delle sue preoccupazioni: gli uomini della stazione Forestale di Guspini nella notte fra il 2 e il 3 maggio hanno fermato un bracconiere, V.A., 44 anni, di Sardara, di professione artigiano, che aveva appena ucciso un cervo sardo con una fucilata a pallettoni.
Le pattuglie della Forestale hanno intravisto nella notte un'auto che arrivava da Torre dei Corsari: alla loro vista il conducente a svoltato e ha provato a darsi alla fuga. Ma vicino a Porto Palma è stato intercettato. All'interno dell'auto, sul pianale, c'era del sangue. Lì vicino, dopo un controllo, è stato trovato un cervo di circa 70 chili, appena abbattuto.
Le ulteriori ispezioni hanno permesso di ritrovare, nascosto in un macchione lungo la strada, un fucile calibro 12 sul quale era montata una torcia elettrica. L'arma, verosimilmente adoperata per abbattere l'animale, è risultata di proprietà del bracconiere. Così è scattata la perquisizione in casa: sono state trovate altre armi e munizioni regolarmente denunciate. Si è anche scoperto che V.A. aveva il porto d'armi sospeso. Sono scattate numerose denunce. E anche la sanzione per violazione delle norme sul Covid.