NUORO. "Stupro tua sorella 2.0", "La Bibbia 5.0", "Il vangelo del pelo": sono i nomi di canali Telegram nei quali venivano riversati video e foto di ragazze nude, durante momenti intimi, che qualcuno ha fatto finire in rete, a disposizione di migliaia di utenti. Tra le vittime del revenge porn - perché di questo si tratta - giovanissime di tutta Italia, anche sarde, alcune del Cagliaritano, che di fatto sono state "stuprate" online. Al pari di Diletta Leotta, che per la circolazione in rete di suoi video privati (quando le è stato hackerato il telefono) aveva presentato denuncia. Da lì è partita l'indagine della polizia postale, coordinata dalle procure di Milano, Palermo e Bergamo, che ha portato alla individuazione e alla denuncia dei tre canali. Sono un trentacinquenne di Nuoro e un diciassettenne di Palermo.
Il nuorese amministrava due due canali attraverso il proprio tablet, contenente centinaia di foto di vittime in atteggiamenti intimi. Tra queste, anche scatti di Wanda Nara, la moglie del calciatore Mauro Icardi. L'apparecchio del 35 enne è stato sequestrato. Durante la perquisizione, l'uomo - senza un lavoro fisso e residente a casa dei genitori - stava proprio chattando su quei gruppi Telegram.