In Sardegna

Talanas (FI): "Leggi d'emergenza e strategiche per difendere la pastorizia in Sardegna"

Giueppe-Talanas

 

 

CAGLIARI. Una sorta di master plan per la tutela del settore agropastorale della Sardegna: è quello che si delinea attraverso una serie di proposte di legge e mozioni presentate dal consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Talanas, che firma i provvedimenti assieme ai colleghi di centrodestra Angelo Cocciu e Emanuele Cera (FI), Gianfranco Lancioni (Psd'Az) e Giovanni Antonio Satta (Riformatori). "Alcuni sono provvedimenti emergenziali, la cui fattibilità dovrà essere posta al più presto all’esame delle competenti commissioni e del consiglio", spiega Talanas, "Altri sono veri e propri strumenti legislativi strategici, che daranno un forte impulso alle aziende sarde. Si va dagli incentivi per la diversificazione del prodotto finale del latte, che non può essere solo il pecorino romano, alle compensazioni per il crollo del prezzo della lana di pecora, passando per gli incentivi alla macellazione dei capi bovini allo stato brado. "Senza trascurare neanche per un solo istante l'aspetto sanitario della crisi, che in questo momento ha priorità su tutto", sottolinea Talanas, "è necessario approvare e rendere immediatamente esecutive concrete misure di sostegno". 

Ecco lo schema delle proposte. 


Con la PROPOSTA DI LEGGE N.132, che nasce su espresso suggerimento degli stessi allevatori uditi in molteplici incontri organizzati sul territorio, interveniamo nel comparto ovino, già oggetto di una precedente proposta di legge (la n.78), per la minimizzazione dei danni da vendita del latte e della carne a prezzo non remunerativo. Lo facciamo attraverso misure di sostegno per la destagionalizzazione della produzione, la diversificazione dei prodotti e il sostegno alle organizzazioni di produttori (OP). Aiuterà a combattere energicamente forme di indebita speculazione sul lavoro dei produttori di latte, individuando nella vendita del prodotto al di sotto dei costi di produzione un fenomeno aggressivo dei valori della identità, cultura e dignità dei lavoratori. Beneficiari saranno le aziende dedite al pascolo estensivo e semi-estensivo, incentivando il conferimento del latte ad industriali e cooperative che lo trasformino non in pecorino romano. Si andrà così a contenere il problema delle eccedenze di quest'ultimo prodotto, si scopriranno nuovi mercati, si commercializzeranno ulteriori prodotti che faranno lievitare il prezzo del latte. Incentiverà la destagionalizzazione, promuovendo azioni che incoraggino le aziende agricole ad una maggiore produzione di latte ovino e dell'agnello sardo in quei periodi dell'anno dove questi scarseggiano, e dove gli stessi potrebbero essere destinati ad ulteriori nuovi mercati come, solo per citarne alcuni, il mercato dei turisti che arrivano in massa in Sardegna. Grazie all'erogazione di contributi a fondo perduto si potranno realizzare importanti centri di raccolta del latte, in modo tale che, gli stessi allevatori, considerati oramai l'anello debole della catena del comparto, possano acquistare una nuova e più grande forza contrattuale nella commercializzazione del loro prodotto. 

Con la PROPOSTA DI LEGGE N.135 interveniamo per compensare in parte le perdite causate dal crollo del prezzo della lana di pecora e salvaguardare al contempo gli intrinseci aspetti legati all'antico rito pastorale della tosatura. L'intervento è contabilizzato nella misura di 75 centesimi di euro per ogni chilogrammo di lana prodotta, con osservanza delle modalità tecniche stabilite dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessorato competente in materia di agricoltura, dietro presentazione di regolare fattura di vendita. Con questo intervento la Regione tutela e conserva la tradizione pastorale, l'identità, la cultura la dignità dei lavoratori delle campagne, così che il prezzo della materia prima venduta non sia inferiore a quello dei costi produzione. 

Con la PROPOSTA DI LEGGE N.133 prevediamo agevolazioni per abbattere i costi del trasporto merci su gomma. Già dall'inizio dell'anno si erano registrati aumenti sui prezzi dei trasporti navali, anche per effetto della normativa che prevede l'abbattimento delle immissioni di fumi inquinanti. Di conseguenza, per le imprese isolane, c'è stato un immediato rialzo dei prezzi di tutte le merci, in particolare delle materie prime. Come se ciò non bastasse, l'emergenza causata della pandemia dovuta al Covid-19 ha messo letteralmente in ginocchio la quasi totalità delle aziende. Queste realtà produttive, tessuto portante dell'economia sarda, già soffrono di per sé per la condizione di insularità, in quanto isolate dal resto dell'Italia e dall'Europa, e non sono di certo agevolate dalla viabilità interna estremamente disagiata. Tutte condizioni che portano un notevole aggravio dei costi. Una congiuntura estremamente negativa, che risulta essere ancor più penalizzante per le zone interne, quelle con un tessuto economico-sociale più debole, mal collegate con porti, aeroporti e con le zone industriali più importanti dell'Isola. Le cosiddette "isole all'interno dell'Isola". Lo strumento legislativo prevede aiuti a tutte le categorie, e in particolare per le aziende agricole si riconosce un incentivo - anche attraverso gli aiuti de minimis - per il trasporto all'interno del territorio Regionale dei prodotti (cereali, fieno, paglia, concimi ecc.), concedendo un contributo a fondo perduto per le spese di trasporto in misura fissa di euro 200 a viaggio, con un importo totale annuo per azienda di euro 1.000. Il viaggio deve essere provato sia dalla bolla di accompagnamento della merce, sia dalla fattura di acquisto delle materie prime. Il contributo è previsto solo per i costi di trasporti delle merci le cui imprese venditrici dalle imprese acquirenti distano almeno 80 km di distanza. La distanza chilometrica dovrà essere indicata nella fattura e nella bolla di accompagnamento. 

Con la PROPOSTA DI LEGGE N.129 proponiamo incentivi per la macellazione dei capi bovini allevati allo stato brado. In questo modo, le aziende agricole avranno un po' di risorse per poter sostenere i costi legati all'allevamento di nuovi capi, o all'acquisto di capi giovani, e affrontare le spese di macellazione e trasporto. Al fine di favorire il rinnovo degli allevamenti allevati in maniera estensiva, e far sì che nelle mandrie non vi siano capi di età inferiore ai dodici anni, che risultano essere meno produttivi e più dispendiosi, per il periodo 2021-2023, si propone l'erogazione alle aziende bovine in allevamento estensivo, condotte da imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti con sede nel territorio regionale, la somma di euro 150 per ogni capo bovino macellato di età superiore ai dodici anni.

A sostegno del comparto agricolo abbiamo inoltre presentato diverse mozioni e interrogazioni di seguito elencate.

 

  • MOZIONE che impegna il Presidente della Regione, l’Assessore all’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale e l’Assessore al Lavoro affinché si attivino per l‘emanazione della proroga dei due anni per tutti gli imprenditori agricoli professionali che non hanno potuto conseguire il requisito della professionalità IAP, al fine di evitare conseguenze economiche negative alle aziende agricole per la revoca e cancellazione dagli elenchi provinciali.

 

  • MOZIONE che impegna il Presidente della Regione e l’Assessore all’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale affinché si attivino per l'eliminazione delle tare applicate nei fascicoli aziendali nell'utilizzo dei terreni agricoli dove si allevano animali di razza sarda e/o autoctone, anche attraverso una nuova contrattazione nel tavolo Stato-Regione in materia di nuova programmazione delle misure a sostegno del comparto agricolo. 

 

  • MOZIONE che impegna il Presidente della Regione, l'Assessore all'Igiene e Sanità e dell'Assistenza sociale e l’Assessore all’Agricoltura e Riforma Agro-pastorale sull'eliminazione della PCR per la movimentazione dei capi ovicaprini e bovini, o quantomeno sull'azzeramento dei costi a carico delle aziende agricole, in quanto la situazione epidemiologica è estremamente favorevole e che a partire dal 2 ottobre 2018, nonostante migliaia di test eseguiti, non è mai stata riscontrata la presenza del virus BTV3. Inoltre la spesa per le PCR risulta essere eccessiva e insostenibile per le aziende agricole, già in difficoltà per la lunga crisi che affligge il comparto. Per i capi ovini e caprini il costo dell'esame della PCR spesso supera il valore dell'animale.  

 

  • MOZIONE che impegna il Presidente della Regione e l’Assessore all’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale affinché diano la possibilità a tutti gli allevatori equini interessati di poter usufruire degli Stalloni di proprietà della Regione Sardegna a costo zero. Si chiede, inoltre, che i canoni di locazione dei Box degli ippodromi Sardi siano sospesi sino a quando non verranno riprese le attività agonistiche.

 

  • INTERROGAZIONE al Presidente della Regione e all’Assessore all’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale al fine di conoscere se i dati del primo trimestre 2020, relativi ai quantitativi del latte prodotto e quelli afferenti alla trasformazione, sono stati trasmessi dagli industriali e cooperative lattiero casearie rispettando le scadenze concordate. In caso positivo, si chiede di conoscere tali dati, in caso negativo, si chiede, quali azioni/decisioni si intendano intraprendere in tal senso.