In Sardegna

Casa trasformata in stabilimento di produzione industriale di hashish: arrestato a Quartu

QUARTU. Aveva trasformato la sua casa in uno stabilimento di produzione di hashish (e coltivazione di marijuana) in quantità industriali, che immetteva sul mercato all'interno  di bustine che certificavano - falsamente - il basso contenuto di Thc e quindi la teorica vendibilità. Gli agenti del commissariato di Quartu hanno arrestat il trentenne Bruno Cogoni: la segnalazione della sua attività è arrivata attraverso una segnalazione sull'app YouPol che raccontava di un insolito via vai davanti alla casa del giovane. 

Ieri mattina il blitz. Ciò che è risultato a seguito della perquisizione è stato sorprendente anche agli occhi degli stessi operatori. C'era una filiera produttiva così organizzata: coltivazione della marijuana, successiva raffinazione, trasformazione e vendita attraverso il confezionamento all’interno di bustine dotate di un marchio di fabbrica, in stile giamaicano. Nel giardino di casa, inoltre, è stata trovata la piantagione: 63 piante di cannabis di varia metratura, alcune delle quali con infiorescenza ed altre appena messe a dimora. Dentro casa era stata occultata altra sostanza stupefacente già essiccata per un totale di circa 700 grammi. Ma la produzione principale era quella di hashish. 

Per la trasformazione era stata predisposta una fabbrica artigianale, costituita da una specifica cassa per la centrifuga della marijuana essiccata attraverso la quale veniva realizzata la polvere resinosa da vendere come hashish. Quindi veniva realizzato un amalgama di polvere e resina madre disposto all’interno di una pressa in legno attraverso cui venivano prodotti dei panetti. La sostanza sequestrata immessa nel mercato avrebbe fruttato la somma di circa 100.000 euro.

 

Cogoni ha sostenuto che si trattasse di un prodotto con basso principio attivo, ma le analisi della scientifica hanno dimostrato il contrario.