QUARTU. Per evitare l’immediato rientro in struttura post ricovero e quindi ospitare temporaneamente gli anziani che vivono in comunità integrate quartesi dimessi dalle case di cura, l’amministrazione ha chiesto all’Azienda per la Tutela della Salute di poter utilizzare il covid-hospital "Policlinico Città di Quartu", che già fa parte della rete regionale di strutture dedicate all’emergenza sanitaria. La lettera è stata inviata nei giorni scorsi alla Direzione sanitaria regionale, anche a seguito delle tante segnalazioni pervenute all’Amministrazione, con riferimento appunto ad anziani pazienti che si troverebbero, e molto probabilmente in altri casi si troveranno, appunto nell’impossibilità di fare ritorno nelle strutture residenziali e assistenziali di provenienza, e che nel contempo non possono essere assistiti a domicilio a causa del precario stato di salute.
È infatti palese quanto comprensibile la difficoltà di alcune strutture che oggettivamente non possono garantire nell’immediatezza il rispetto delle condizioni di sicurezza necessarie per la corretta gestione delle situazioni assistenziali, a causa di gravi impedimenti sia di carattere logistico che organizzativo. Sono circa 400 gli anziani domiciliati in strutture attive nel Comune di Quartu, esclusi quelli della Residenza Sanitaria Assistenziale di Serra Perdosa. In città operano infatti 6 comunità alloggio per anziani autosufficienti, che contano attualmente 111 ospiti, e 13 strutture residenziali integrate per anziani non autosufficienti, con ben 280 ospiti; tra queste ultime 13 vi è anche 1 comunità integrata per persone con disabilità e per il ‘dopodinoi'.
La Regione Sardegna ha definito la rete dei presidi in grado di garantire il mantenimento della operatività ordinaria verso dei pazienti non interessati al Covid-19. Il Piano strategico regionale per l’emergenza, a seguito della determinazione n. 189 del 21.3.2020 del Direttore generale della Sanità, su disposizione dell'Assessore regionale, include anche la Casa di Cura Policlinico Città di Quartu, di via Lao Silesu. Pertanto, al fine di contrastare efficacemente l’emergenza sanitaria in atto ed evitare ipotetiche ricadute sulla cura e sull’assistenza di persone che si trovano in una condizione di estrema fragilità, il Sindaco ha inviato la settimana scorsa una nota all’ATS per chiedere l’utilizzo, almeno in parte, del presidio ‘Covid Hospital’ di via Lao Silesu già inserito nella rete regionale di strutture dedicate all’emergenza sanitaria.