CAGLIARI. Non sono passate neanche 24 ore dall’ordinanza del governatore Christian Solinas che lascia chiuse cartolerie, librerie e negozi di articoli per bambini in Sardegna che Laura di Napoli, esponente dei Radicali e futura mamma, ha deciso di presentare un ricorso al Tar. In questa “battaglia” la affianca l’avvocato Ivan Sanna che ha già presentato una richiesta di accesso agli atti.
“Presento questo ricorso soprattutto come mamma, al settimo mese di gravidanza”, spiega la Di Napoli, promotrice dell’iniziativa, “potrei partorire da un momento all’altro e non so dove comprare tutto ciò che mi serve per il mio bambino, non tutto si può acquistare online”. Insieme alla sua, sono fioccate anche le proteste sui social. Qualcuno ha passato i giorni di Pasqua e Pasquetta a tirare a lucido i locali, pronto per la riapertura annunciata dal premier Conte. La doccia fredda è arrivata in nottata, lunedì: niente aperture in Sardegna, chiuse anche le spiagge.
“Il ricorso ha un costo esiguo, solo 650 euro: più siamo e meglio è. Chiediamo agli esercenti, mamme e studenti universitari di unirsi a questo ricorso così da avere un costo ancora più esiguo e renderlo popolare. Chiunque volesse partecipare può farlo scrivendo una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”, precisa la Di Napoli, “Questa ordinanza non rispetta la legge. La trovo un eccesso di potere e un braccio di ferro politico che in un momento come questo ritengo inopportuno, sembra quasi un gioco di forza tra la Sardegna che vuole legiferare da sola e uno Stato che vuole venire incontro ai cittadini”.
Intanto dopo le polemiche da parte di cittadini e opposizione in Consiglio Regionale che contestano scelta e modi del presidente Solinas, arrivano anche gli attestati di solidarietà da parte dell’assessore alla Cultura Andrea Biancareddu, da quello all’Ambiente Gianni Lampis e dalla Lega.
“Da dopodomani, è previsto che la temperatura nell’Isola aumenti di circa 7-8 gradi rispetto alla media del periodo, con il picco di lunedì 20 aprile con 28/29 gradi. Perciò, bene ha fatto il presidente Solinas ad interdire l’accesso, oltre che nei parchi e nei giardini pubblici, anche nelle spiagge, dove quindi sono proibite anche le attività attualmente consentite”, ha detto Lampis. “Per i Sardi – ha aggiunto l’assessore – il mare rappresenta un importante elemento della vita quotidiana, nonché un consueto luogo di socialità e di relax, perciò capisco che rinunciarvi sarà un ulteriore sacrificio. Per superare l’attuale emergenza sanitaria serve la collaborazione di tutti e il rigoroso rispetto delle disposizioni. Come abbiamo fatto finora con responsabilità, in particolare nei due giorni festivi pasquali, anche in occasione delle prossime festività dobbiamo stare a casa”.
- Monica Magro