In Sardegna

Enti di formazione al collasso in Sardegna: "Interventi o il settore non si risolleverà più"

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CAGLIARI. "Senza immediate e concrete indicazioni il sistema della formazione professionale, già relegato in una condizione di forte precarietà finanziaria per l’assenza di adeguate politiche di credito e di garanzia sulle attività affidate con fondi pubblici, corre il rischio di non riuscire più a risollevarsi". È questo l'appello condiviso dal Coordinamento rete enti di formazione della Sardegna (Co.Re.Form.), il Coordinamento enti sardi formazione professionale (Cesfop), e l'associazione sarda agenzie formative. I coordinamenti di rappresentanza esprimono dunque le loro preoccupazioni dopo il primo mese di paralisi delle organizzazioni formative in Sardegna.

Il sistema della formazione professionale, al fine di contribuire responsabilmente al contenimento della diffusione del virus e dunque a tutelare tutti gli utenti e i propri operatori, ha immediatamente applicato le norme di prevenzione, ponendo in essere soluzioni organizzative coerenti con il rispetto delle prescrizioni dal 5 marzo 2020 ad oggi; prescrizioni che resteranno invariate sicuramente sino al 13 aprile 2020, salvo ulteriori proroghe.

Quarantacinque giorni di paralisi totale che incideranno finanziariamente e organizzativamente su tutte le organizzazioni formative se non verranno adottate misure straordinarie di salvaguardia e tutela.

"La debolezza strutturale e attuativa delle Politiche attive", sottolineano le associazioni, "in assenza di strategie politiche adeguate e di un’amministrazione regionale agile e snella dinnanzi all’emergenza in cui si ritrovano l’Italia e la Sardegna comporterà inoltre il disimpegno delle risorse sul versante della programmazione regionale del Po Fse 2014-2020, impedendo nel contempo l’adeguamento delle competenze necessarie alla ripresa che tutti si augurano prossima".

"Su questo versante", continuano, "è urgente che l’amministrazione regionale ponga in essere, al pari di quanto si sta prevedendo per altri settori produttivi, provvedimenti specifici per l'accelerazione immediata delle liquidazioni relative ai crediti del sistema non ancora effettuate e per un contributo mirato all’adeguamento tecnologico e didattico del sistema delle agenzie formative accreditate che consenta di garantire la partecipazione alle attività attraverso la formazione a distanza/e-learning".

"Nell’immediato futuro", si legge ancora nella nota pubblicata dalle agenzie di rappresentanza, "sarà certamente necessario il ricorso alla formazione on line ed alle altre politiche attive per sostenere disoccupati, occupati con esigenza di adeguamento delle competenze, imprese e territori, nella fase di riposizionamento produttivo che dovremo affrontare sin dai primi momenti della ripresa".

Le rappresentanze delle agenzie formative hanno proposto l’adozione di interventi urgenti immediati e praticabili per sostenere il sistema della formazione professionale e delle politiche attive per il lavoro in Sardegna che possono essere riassunti in alcuni concetti fondamentali: la tempestività nel pagamento dei crediti maturati e incagliati nelle maglie della burocrazia regionale; finanziamenti mirati all’adeguamento tecnologico delle agenzie e salvaguardia (anche con strategie eccezionali) di tutti i livelli occupazionali.

"Al momento manca l’attenzione politica per dare risposta a 10.000 persone in formazione, a circa 4.000 lavoratori (tra dipendenti e collaboratori)", concludono le reppresentanti, "e un indotto di oltre 500 fornitori di beni e servizi, con un valore finanziario complessivo che sfiora i 25 milioni di euro annui".

Asaf, Cesfop e Coreform – concludono – auspicando – l’attivazione di un confronto immediato con la Giunta regionale per evitare che venga dissolto un patrimonio immenso di conoscenza e sapere in un delicato momento storico che necessita di risposte coraggiose per non lasciare incagliati tutti in fondo al baratro.