In Sardegna

"Dimissioni": Nieddu nel mirino dell'opposizione, la Lega lo difende

Mario-Nieddu-Coronavirus

CAGLIARI. Arrivano da più fronti le richieste di dimissioni per l'assessore alla Sanità Mario Nieddu: l'accusa è quella di aver gestito male l'emergenza coronavirus in Sardegna. Dall'opposizione arrivano accuse sui troppi scivoloni comunicativi, su aspetti che devono essere chiariti - come quello delle ordinazioni di tamponi veloci mai arrivati, che lui sosteneva di aver chiesto a un'azienda che ha smentito tutto - e sull'alto tasso di operatori sanitari contagiati in Sardegna. Un assessore nel mirino, che viene difeso dal suo partito di riferimento. La Lega: "Basta sciacallaggi", è il messaggio. 

La richiesta esplicita di lasciare il posto arriva dal Movimento 5 Stelle: “In Sardegna alla catena di comando che serve per gestire l’emergenza Covid-19 mancano gli anelli essenziali. Per questo occorre che l’assessore Nieddu si dimetta subito e non si occupi più del Coronavirus, e che di concerto con l’amministrazione regionale si nominino sia un commissario straordinario per l’emergenza in Sardegna sia un commissario speciale ad acta per gestire l’AOU di Sassari. La battaglia va affrontata con le forze giuste”, scrivono i parlamentari Pino Cabras, Emanuela Corda, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Ettore Licheri, Alberto Manca, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu, e i consiglieri regionali Carla Cuccu, Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi.

Un esautoramento viene auspicato dall'opposizione in consiglio regionale. Progressisti, Leu e Movimento 5 Stelle chiedono propongono "la nomina di un Commissario  che affianchi la Regione in questa fase, una persona d’esperienza che sia in grado di colmare le lacune organizzative e operative emerse sino ad ora. Tanti altri Presidenti di Regione hanno sentito il bisogno di essere affiancati da persone esperte e competenti. In Sardegna questo non è avvenuto, ed è sotto gli occhi di tutti l’inadeguatezza del Presidente e delle persone da lui nominate che avrebbero dovuto gestire l’attuazione delle misure di contenimento del contagio". 

La strenua difesa di Nieddu arriva dal capogruppo della Lega Dario Giagoni: “Non è questo il momento di mettere in capo atteggiamenti di vero e proprio sciacallaggio politico, né tanto meno si può fare affidamento al senso di responsabilità altrui se si dà mostra poi di essere i primi ad esserne privi. Abbiamo urlato la necessità di chiudere i nostri porti e aeroporti per tutelarci dagli arrivi incontrollati di cittadini proveniente dalla zona rossa", accusa Giagoni, "mentre i colleghi consiglieri, unitamente agli altro esponenti del governo giallo-rosso, ci ignoravano nella migliore delle ipotesi, ci tacciavano di allarmismo nella peggiore. Abbiamo subito l’umiliazione di ricevere da Roma quelle ridicole mascherine come dotazione per i nostri medici e personale sanitario che sembravano più che altro degli stracci cattura polvere e ancora una volta da parte loro il silenzio più totale".  Abbiamo passato giorni, aggiunge il capogruppo del Carroccio, "a cercare di dare risposte ai cittadini confusi da decreti annunciati dall'alto. Ci aspettavamo, quindi, medesima collaborazione, invece, a quanto pare, le vecchie abitudini di accusare tutto e tutti per raccattare qualche consenso sull’onda della disperazione altrui sono dure a morire". Giagoni definisce squali coloro che attaccano l'assessore.