In Sardegna

Capo Frasca, bombe raccolte dopo le esercitazioni? Macché: "Ecco le foto che smentiscono i militari"

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SERVITÙ MILITARI. Altre che territorio bonificato a Capo Frasca. Le carcasse delle bombe (inerti o no) ci sono e stanno conficcate nella terra e nella sabbia. Un po' dappertutto. Questo, almeno, denunciano i componenti del Collettivo Furia Rossa di Oristano, che rendono pubbliche delle foto che sarebbero state scattate nei giorni scorsi all'interno del poligono militare in territorio di Arbus.

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La polemica è diretta al delegato del Cocer Forze Armate Antonsergio Belfiori, che in risposta al presidente della commissione Uranio Impoverito Gian Piero Scanu aveva detto: "Capo Frasca non è inquinata e lo sanno tutti; non si fa uso di armamento reale e il materiale inerte ferroso lasciato al suolo viene puntualmente raccolto da una ditta privata aggiudicatrice di gara d’appalto. Sarebbe ora di finirla di accusare i militari di inquinamento o di farlo intendere usando un linguaggio aleatorio che potrebbe essere fuorviante". Ma adesso ci sono quelle immagini: "Abbiamo ottenuto alcune fotografie che testimoniano la reale situazione di una parte del poligono di Capo Frasca in questi giorni", spiegano dal Comitato Furia Rossa, "e ci vien da pensare che sia una parte per la quale i militari non si sono prodigati a far da guide turistiche ai visitatori durante l’apertura primaverile di Monumenti Aperti. Sicuramente queste fotografie sono una chiara testimonianza del contrasto esistente tra quanto dichiarato da Belfiori e la realtà dei fatti".

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