In Sardegna

Medico vegano esultò per la morte di un cacciatore sardo: "Avviati adempimenti disciplinari"

La telefonata nella quale Bacco esulta per la morte dei cacciatori

CAGLIARI. "Bene. Dovrebbe succedere più spesso. Del resto ha avuto quello che lui aveva riservato ad un altro essere vivente. Ogni cacciatore che muore si illumina una stella in cielo. Speriamo in un cielo pieno di stelle": sono le parole scritte a  gennaio su Facebook dal medico pugliese Pasquale Mario Bacco, vegano convinto, a commento della notizia della morte di Andrea Altea, assessore di Aggius rimasto vittima di un incidente durante una battuta. Forte si era sollevata l'indignazione dei cacciatori sardi (e non solo). Un sentimento di sdegno che si era trasformato in una segnalazione alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, sottoscritta da Marco Efisio Pisanu, guida di un'associazione venatoria.

Bacco-disciplina

Sono passati alcuni mesi e qualcosa si è mosso: la Federazione ha risposto, scrivendo che l'organo competente per giudicare il pensiero di Bacco - che davanti all'ondata di insulti aveva pure rincarato la dose - è l'ordine dei medici di Salerno, al quale è iscritto. E, a quanto risulta, l'ordine "ha avviato i primi adempimenti disciplinari di cui all’articolo 39 del D.P.R. 221/1950". Insomma: il procedimento disciplinare è avviato. 

Questo il testo dell'articolo citato. 

Quando risultano fatti che possono formare oggetto di  procedimento
disciplinare,   il   presidente,   verificatene   sommariamente    le
circostanze, assume le opportune informazioni e, dopo aver inteso  il
sanitario, riferisce al Consiglio per le conseguenti deliberazioni. 
  Il presidente fissa la data della seduta per il  giudizio,  nomina,
il relatore e provvede a notificare all'interessato: 
    a) la menzione circostanziata degli addebiti; 
    b) il termine non inferiore  a  giorni  venti  e  prorogabile  su
richiesta dell'interessato, entro il quale egli puo' prendere visione
degli atti relativi al suo  deferimento  a  giudizio  disciplinare  e
produrre le proprie controdeduzioni scritte; 
    c)  l'indicazione  del  luogo,  giorno  ed   ora   del   giudizio
disciplinare; 
    d) l'espresso avvertimento che,  qualora  non  si  presenti  alla
seduta del Consiglio, si procedera' al giudizio in sua assenza. 
  Nel termine di cui alla lettera b) l'interessato puo'  chiedere  di
essere sentito.