In Sardegna

"Fatti forza, ti vogliamo bene": il messaggio del padre di Elisa all'amico che guidava la moto

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SASSARI. "Prendetevela con me, non con lui. Chi gli vuole fare del male deve passare sul mio cadavere". Parole di un padre che ha solo da qualche giorno perso una figlia di appena 15 anni: Elisa Riccobono è morta sabato sera a Li Punti, Sassari, nell'incidente avuto mentre si trovava a bordo della moto guidata da un amico di 17 anni. Erano insieme a una festa di Carnevale,  hanno deciso di fare un giro, ma in fondo alla strada c'era un destino tragico. Sul ragazzo sono piovuti insulti, minacce di ogni tipo. E a difenderlo, con una forza d'animo e una lucidità impressionanti, da ammirare, c'è Pierpaolo Riccobono, il padre di Elisa. Nella devastante sofferenza decide di schierarsi pubblicamente, attraverso un messaggio sui social, a tutela dell'amico della sua bambina, che sta vivendo un dramma nel dramma,  bersagliato dall'odio di qualcuno.

Non certo il suo. Anzi: "Volevo semplicemente dire a tutte quelle persone che se la stanno prendendo con lui con minacce ed altro", scrive Riccobono, "di prendersela con me. Siete solo dei poveracci che non capite la sofferenza di due famiglie.  Non auguro a nessuno, neanche al mio peggior nemico, di passare quello che stiamo subendo dalla vita. Penso che sia dovuto solo un stramaledetto destino infame. Le persone che vogliono fare del male  all'amico di Elisa devono passare sul mio cadavere". E un'esortazione, in chiusura, firmata anche dalla moglie Gavina, per il ragazzo: "Fatti forza, ti vogliamo bene". Un messaggio di un'umanità rara.