In Sardegna

Ardau (Uil): "Da Conad nessuna risposta sui lavoratori ex Auchan di Santa Gilla"

CAGLIARI. "L'esito dell'incontro? Fumata nera e niente risposte". Così il segretario regionale della UilTucs Cristiano Ardau racconta come è andato a finire il confronto tra i sindacati e i vertici di Conad sul destino dei lavoratori del centro commerciale ex Auchan di Santa Gilla. Ieri si sono abbassate le serrande. Oggi ci si aspettava un po' di chiarezza, che non è arrivata.  

All’ordine del giorno c'era il piano di ristrutturazione dell’ipermercato.  “L’incontro si è concluso con un nulla di fatto – afferma Ardau – per l’assenza di risposte da parte di Conad sul futuro dei lavoratori". Il tavolo di confronto territoriale è ancora legato alla vertenza nazionale e agli esiti dell’Antitrust.

“Conad in attesa dell’incontro nazionale previsto per il 5 Marzo   ha comunicato solo gli aspetti organizzativi dei lavori di ristrutturazione e che tale periodo si ricorrerà alla cassa integrazione guadagni dei dipendenti impiegati senza dare risposte ai tanti quesiti che ha posto il sindacato sardo", prosegue il segretario. 

Sulla carta la riapertura è fissata per il 4 aprile. Negozio più piccolo (4000 metri quadrati) e insegne Conad, per un business basato sull'alimentare con il 30 & di prodotti sardi contro il 7% dell'Auchan. Saranno implementati i servizi al banco e i prodotti del fresco.

“Risposte solo marginali – continua Ardau – ancora non ci è dato conoscere il futuro dei lavoratori nel medio periodo e nessuna ufficialità sull’arrivo di Decathlon nella restante area. Conad non ha fatto cenno agli esuberi, non ancora quantificati nelle cifre, né ai riassorbimenti. Un'attesa estenuante di una vertenza lunga che continua a vedere poco chiari gli scenari futuri e che destino avranno i lavoratori all’interno del nuovo modello di Conad. Per il sindacato è scontata la richiesta di aiuto all’assessore regionale al Lavoro per districare una vertenza complicata. Attendiamo sviluppi dal tavolo di confronto della vertenza nazionale – conclude Ardau – ma serve una stretta sul confronto in Sardegna".