In Sardegna

La cocaina era "cicci puppu": arrestata la banda dello spaccio del Nuorese

 

 

NUORO. Tra loro chiamavano la cocaina "Cicci Puppu". Doveva essere un escamotage utile per non farsi incastrare. Non è bastato. Perché stamattina i carabinieri della compagnia di Ottana, con il supporto del personale della Compagnia di Siniscola, di Nuoro, dei Reparti Squadriglie, dello Squadrone Cacciatori di Sardegna e di un elicottero del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia, hanno arrestato 10 persone tra Fonni, Siniscola, Gavoi, Nuoro e Orani. Per gli inquirenti sono tutti appartenenti a una rete criminale che aveva lo spaccio di cocaina e marijuana come primo business, ma alcuni di loro non disdegnavano anche le estorsioni per recuperare i crediti. Dall'operazione sono spuntate anche armi. 

In carcere sono finiti Pietro Innocenti, 20 anni di Fonni, il compaesano trentenne Raffaele Marceddu, Salvatore e Pasquale Grecu, fratelli trentenni di Siniscola. Già in cella, dove gli è stato notificato il provvedimento. Giuseppe Innocenti, parte di Pietro: era stato arrestato a giugno 2019 perché nel suo ovile nascondeva un fucile con matricola abrasa. Ai domiciliari sono finiti Daniele Efisio Cherchi di 19 anni e Giuseppe Cabras di 26, entrambi di Siniscola. Obbligo di dimora per Gaetano Robert Sortino, mamoiadino residente a Siniscola, per il compaesano Christian Fucito (20 anni) e per l'oranese Costantino Zichi, 40 anni. 

Le indagini sono partite da perquisizioni effettuate  il 30 novembre 2018. Nel mirino allora c'erano Francesco Rusui e lo steso Zichi: avevano rispettivamente ventitré chilogrammi e oltre quattrocento grammi di marijuana, verosimilmente provenienti dalla medesima partita:  identico era il metodo di confezionamento e analoghe le caratteristiche estetiche ed organolettiche dello stupefacente.

L'operazione si è allargata, con pedinamenti e controlli. E ha permesso di identificare  i fratelli Pasquale e Salvatore Grecu, considerati a capo di una rete di spaccio di marijuana a cocaina venduta al dettaglio. A volte usavano anche dei minorenni. Scoperto anche il loro canale di approvvigionamento: la droga passava dai fonnesi Innocenti. La compagine dei fonnesi faceva ricorso sistematicamente all’estorsione per recuperare dai clienti soldi dovuti. 

La banda e i consumatori  utilizzavano il nome in codice “cicci puppu" per indicare la cocaina e per non esser facilmente compresi da altri accidentali uditori.