In Sardegna

Caro traghetti, il caso arriva in Parlamento: "Interventi urgenti"

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CAGLIARI. "Interventi urgenti per risolvere il caos del caro traghetti". Questo chiede il deputato sardo del M5S Nardo Marino nell'interpellanza che sarà discussa domani alla Camera. Marino, membro della Commissione Trasporti, ha raccolto l'adesione dei deputati sardi del suo movimento e del Pd affinché "il Governo valuti tutte le iniziative utili a mettere in campo gli incentivi in materia previsti dall’Unione europea e che consentirebbero l’adeguamento delle navi in conformità con quanto disposto dalla Convenzione Imo". 

La questione è nota: dal 1 gennaio del 2020 sono entrate in vigore le nuove norme della Convenzione internazionale Marpol dell’International Maritime Organization (Imo), ossia l'Agenzia marittima delle Nazioni Unite, che obbligano ad utilizzare a livello mondiale carburanti navali con un contenuto di zolfo inferiore allo 0,5 per cento massa per massa. Le compagnie di navigazione hanno dunque inviato una comunicazione a tutte le aziende di autotrasporto, con la quale è stato annunciato un aumento anche  del 25 per cento dei noli marittimi.

E ora il caso arriva in Parlamento. “Una reazione a catena – spiega il deputato nell’atto – causerà uno squilibrio dei costi sostenuti dai trasportatori tra le regioni peninsulari e quelle insulari. L'aumento dei costi stabilito dai vettori marittimi a carico degli autotrasportatori – continua Marino – rischia di gravare sulle spalle degli imprenditori isolani, con conseguenti e prevedibili aumenti destinati a ripercuotersi anche sul consumatore finale. La Sardegna è obbligata, per ovvie ragioni geografiche, a servirsi dei trasporti marittimi per l’import e l’export delle merci: le possibili ripercussioni negative sul tessuto produttivo della Regione devono essere necessariamente arginate".