CAGLIARI. Le concessioni demaniali marittime delle imprese sulle coste sarde saranno estese sino al 31 dicembre 2033. La determina, resa oggi pubblica, è parte di un percorso di adeguamento alla già vigente legge nazionale del 31 dicembre 2018, varata dall’ex ministro all'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, durante il primo governo Conte. Una legge che ha fatto discutere, ma già in vigore su quasi tutte le regioni costiere italiane.
La Lega ha battuto spesso sull’importanza del tema e oggi, per voce del suo capogruppo in regione Dario Giagoni primo firmatario il 12 Luglio scorso della mozione che domandava alla giunta di procedere in tempi rapidi per permettere a tutte le regioni marittime di usufruire della legge nazionale, ha commentato il termine di questo iter istituzionale: “Sin dall’inizio ci siamo schierati al fianco delle imprese balneari sarde per garantire loro la possibilità di mantenere le concessioni in essere senza incorrere nel rischio che queste venissero messe a gara come previsto, invece, dalla direttiva europea Bolkestein", ha spiegato Giagoni, "una direttiva che rischiava di veder le nostre piccole e medie imprese balneari soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri".
Le regolamentazione, per il capogruppo della Lega in Regione, era "indispensabile anche per garantire nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese locali desiderose di accrescersi e migliorarsi ma che si erano viste privare dei necessari finanziamenti bancari a causa dell’incertezza vigente sulle concessioni. Incertezza che non rappresentava ovviamente una garanzia sufficiente per gli istituti di credito".
“L’intervento così promosso", ha continuato Giagoni, "permetterà anche di tutelare il patrimonio storico identitario che le imprese rappresentano".
Concessioni demaniali fino al 2033 in Sardegna, la Lega: "Vincono le imprese locali"
- Redazione