BARI SARDO. "Non ho toccato Massimo, ho solo alzato le mani per difendermi per non farmi colpire: è caduto da solo". Così ha parlato davanti al Gip Daniel Loi, il diciannovenne accusato di omicidio preterintenzionale per la morte di Massimo Piroddi, avvenuta davanti a un bar di Bari Sardo la notte del 16 gennaio. Il giudice ha scarcerato il giovane, perché non ha ravvisato il rischio di reiterazione del reato o di fuga.
I due, secondo la ricostruzione degli inquirenti, hanno litigato. Poi si è passati alle mani. Nella colluttazione Piroddi è caduto dal marciapiede battendo la testa. Un colpo che gli è stato fatale, come ha stabilito l'autopsia effettuata oggi: a causare la morte è stata una frattura cranica che ha provocato un'emorragia. L'episodio ha scosso tutta la comunità del paese.
"Non l'ho toccato, è caduto da solo": morte a Bari Sardo, scarcerato il diciannovenne
- Redazione