In Sardegna

"Più Sardegna" con la Murgia contro Falchi e Sanna, la replica: "Noi pastori, non burattini"

L'attacco di Nenneddu Sanna contro l'assessore all'Agricoltura Gabriella Murgia a Nuoro

NUORO. Da una parte l'associazione Più Sardegna, con i suoi iscritti. Dall'altra Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi, i due pastori che su delega dei "colleghi" hanno portato avanti la trattativa sul prezzo del latte durante il periodo caldo della protesta. La prima sostiene che i secondi non abbiamo titolo per parlare "a nome di tutti i pastori" e difende l'assessore regionale all'Agricoltura Gabriella Murgia. Loro rispondono: "Mai e poi mai abbiamo preteso di rappresentare tutti i pastori della Sardegna, ma teniamo a precisare che nemmeno l'associazione Più  Sardegna rappresenta tutti i pastori, in quanto regolamentare  costituita, rappresenta solo i loro iscritti e per questi deve parlare. Riteniamo il comunicato privo di ogni senso logico e atto ad attaccare due "pastori"  ormai evidentemente scomodi". 

Le nuove tensioni scaturiscono dall'intervento infervorato di Sanna, a Nuoro, durante il convegno nel quale è stata illustrata la proposta di legge presentata da Giuseppe Talanas (Forza Italia) che ha lo scopo di incentivare la riduzione della produzione di latte per far salire il prezzo: "Dimettiti", ha urlato alla Murgia. 

"Gli allevatori dell’Associazione “Più Sardegna” si dissociano, non condividendole, dalle iniziative personali, dai proclami e dai comportamenti di Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi", scrivono i portavoce Antonello Brodu,  Roberto Mulvoni e Alessio Atzeni,  "Conseguentemente, ritengono di non doverli riconoscere come “Leader  né Portavoce" dei pastori sardi,  preferendo farsi rappresentare, esclusivamente da propri delegati e coordinatori. Più Sardegna, prosegue una nota, "difendendone l’operato, ribadisce, invece, piena fiducia nell’assessora dell’agricoltura, non condividendo la richiesta di  dimissioni, avanzata, a titolo personale e con modalità inammissibili e non condivise, dai due  portavoce senza seguito e senza bandiere, i quali pur rappresentando “una minoranza” hanno sottoscritto, per tutti, la famosa e penalizzante “griglia con accordo sul prezzo del latte fissato in 74 centesimi” che ha vanificato le azioni di protesta ed impedito l’adozione di misure diverse e soluzioni più appropriate, relativamente al prezzo del latte". 

Un attacco frontale al quale Sanna e Falchi rispondono con un comunicato, al quale allegano una foto con molti pastori che alzano la mano: "Sono coloro che ci hanno dato fiducia", dicono. "Siamo diventati scomodi", spiegano, perché il nostro intento era ed è  di cercare di invertire la rotta e far scaturire da quella protesta di febbraio le regole certe per il prossimo futuro e non i soliti contentini dei vari politici di turno, che hanno il solo scopo di tenersi ben salda la poltrona.  Fino ad oggi non ci siamo mai permessi di attaccare l'associazione Più Sardegna e nessun Movimento, visto e considerato che siamo due pastori non autoprocamati, come sostengono loro, ma riconosciuti da quei pastori che a febbraio hanno buttato  il loro latte stufi di associazioni, movimenti e politici inutili".  "Siamo pastori e non burattini", spiega l'orunese Sanna, , "ritengo che questo comunicato sia frutto del mio attacco all'assessore Murgia molto vicina all'associazione Più Sardegna.  Abbiamo sempre fatto le cose non da soli ma con il consiglio di tantissimi nostri colleghi , che non sono né Più Sardegna né altro,  con il solo  obbiettivo di riportare dignità al nostro lavoro e non con l'intento di salvare poltrone, prenderci meriti e medaglie. Viviamo di pastorizia e non di gloria. Noi vogliamo continuare a fare i pastori, quelli veri".