L'intervista a Cristiano Ardau prima della mobilitazione per la cessione dei centri commerciali
CAGLIARI. I dipendenti Auchan non mollano la presa. Dopo l'incontro di ieri con i rappresentanti dell'azienda, i sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale, che riporterà in piazza migliaia di lavoratori, anche in Sardegna. La data è già decisa: il 23 dicembre ci sarà una mobilitazione generale di tutto il personale dipendente di Margherita Distribuzione Spa, Sma Spa ed Erregest Spa. Otto ore di sciopero a cui se ne aggiungeranno altre otto in data da definirsi.
Nel mirino la "perimetrazione" dei negozi prima del passaggio a Conad, che "rappresenterebbe - si legge nella nota delle sigle sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs - una forte soluzione di discontinuità anche rispetto alle cessioni dei 109 pdv già oggetto delle cessioni ed avrebbe certamente un effetto domino nell’ambito del settore nel suo complesso".
"Dalla pubblicazione del provvedimento in parola - continuano i sindacati - sono intercorsi già due incontri tra i rappresentanti di Margherita Distribuzione SpA e la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nei quali il management di Bdc Italia Spa avrebbe reso informazioni di dettaglio concernenti la complessa operazione di acquisizione e cessione del gruppo Auchan. Ci è stato comunicato che l’Agcm dovrebbe giungere ad emettere un provvedimento finale entro il 20 gennaio 2020.
E sulla procedura di fusione - precisano - "abbiamo stigmatizzato la circostanza che nella comunicazione preventiva sia anche illegittimamente formalizzata la disdetta del Contratto integrativo aziendale di Sgd SpA, che abbiamo richiesto di revocare, senza trovare disponibilità da parte dell'Azienda che decide in tal modo di operare in palese violazione del 3° comma dell'art. 2112 del Codice Civile relativamente a un contratto integrativo aziendale siglato dalle sole strutture territoriali di Milano."