In Sardegna

L'opposizione: "Regione immobile sull'Aias, no a ritorni al passato non trasparente"

Aias-inchiesta

CAGLIARI. "Sono passate più di 3 settimane dall’approvazione unanime in Consiglio regionale della relazione di inchiesta sul perdurare dello stato di insolvenza di Aias nei confronti dei lavoratori. Da allora la condotta della Giunta si è contraddistinta per i silenzi, l’attesa e l’immobilismo": così il capogruppo dei Progressisti in consiglio regionale, Francesco Agus, riapre il fronte sulla crisi dell'Aias, l'associazione italiana di assistenza spastici che con un piano di rientro è riuscita a scongiurare il fallimento chiesto dalla Procura. Ma da allora si sono mossi solo alcuni dipendenti, trasferiti da una sede all'altra, mentre aspettano di vedersi pagati gli ultimi 11 stipendi.

"Sarebbe un fatto grave se la volontà comune di risolvere la situazione drammatica e ormai insostenibile per lavoratori e assistiti manifestata in aula anche delle forze che sostengono la Giunta Solinas fosse stata solo un modo per prendere tempo e per rimandare, ancora una volta, ogni decisione. L’assessore Nieddu", prosegue Agus, "a margine della discussione sulla relazione della commissione d’inchiesta,  si rifiutò  di riferire all’aula consiliare riguardo le prospettive future e le modalità con cui intendesse superare lo “status quo” e l’attuale convenzione. “Il Consiglio non è il luogo adatto“ disse, manifestando ancora una volta un disprezzo non più tollerabile della dialettica democratica e delle istituzioni autonomistiche. Ad oggi non è stato fatto nemmeno un passo avanti".

Inoltre "la sospensione dei lavori del tavolo tecnico annunciata ieri a seguito dell’assenza dei rappresentanti dell’Aias è un fatto grave che ci allarma: è grazie al lavoro portato avanti dall’organismo costituito in seno all’assessorato se, finalmente, si è potuto fare chiarezza sulla reale situazione dei conti e stabilire come tutte le responsabilità del mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti fossero in capo ai vertici dell’azienda. Il rischio, evidentemente voluto da Aias e tollerato dalla Giunta", conclude l'esponente dei Progressisti, "è quello di tornare a un passato in cui l’assenza di trasparenza era l’alibi per vessare i lavoratori e scaricare le colpe su altri". 

Sul tema caldo dell'Aias interviene anche il partito democratico: L’interruzione del tavolo tecnico , a seguito della unilaterale assenza ingiustificata dei rappresentanti legali dell’Aias, rappresenta una chiara dimostrazione della reale volontà dei vertici dell’associazione di arrivare ad un chiarimento definitivo sui presunti vantati crediti nei confronti della parte pubblica. Rispetto a tale ulteriore atto di arroganza della dirigenza", si legge in una nota del Pd, "è necessaria una risposta chiara e forte da parte dell’assessorato che ponga definitivamente la parola fine alla incredibile situazione di disagio dei dipendenti, che attendono da 11 mesi il pagamento degli stipendi, ed ora anche degli utenti deportati per carenza di personale da una struttura ad altra.  Il gruppo consiliare del PD chiede al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità di ufficializzare i percorsi per garantire il regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti e la continuità assistenziale per i pazienti assistiti".