CAGLIARI. "Massimo, il nostro amore infinito". Firmato "mamma e papà". E ancora "Ciao amore mio, mi manchi immensamente, Edo ti cerca sempre, ti amiamo". Frasi scritte a penna, sui pezzi di carena della moto sulla quale viaggiava Massimo Melis, morto nella notte fra venerdì e sabato in un tragico incidente in viale Marconi. Il ventinovenne viaggiava verso Cagliari quando un'auto ha scavalcato la doppia striscia continua colpendolo e facendolo finire contro un muretto, poco più avanti dell'incrocio con via Sarpi.
Qui, a terra, sono rimasti i pezzi della Dominator di Massimo Melis. I familiari li hanno raccolti, assieme ad alcuni frammenti del muro sul quale si è spezzata una vita. Piccole scritte, quasi timide, dal grande significato, sotto fiori posati per ricordare una giovane vita spezzata troppo presto. Prima di poter vedere crescere quel figlio che Sara Pischedda, la fidanzata, gli aveva dato due anni fa.