In Sardegna

La Lega: "Più fondi per gli agricoltori e bandi vicini ai giovani"

Dario-Giagoni-e-gruppo-Lega

CAGLIARI. Dal gruppo della Lega in Consiglio regionale arrivano tre mozioni, indirizzate all'assessore all'Agricoltura Gabriella Murgia. Il tema è noto: la programmazione del piano di sviluppo rurale in Sardegna. La prima è firmata dal capogruppo Dario Giagoni, che denuncia una situazione di "overbooking" per il numero di "progetti presentati, ben superiori alle dotazioni poste a bando". "Questo - spiega Giagoni - rischia di mortificare la volontà di unirsi al fine di promuovere un agroalimentare di qualità che preveda una remunerazione per i produttori primari di ottimo livello". Da qui la richiesta dei rappresentanti del Carroccio, rivolta all'assessore Murgia, di "impegnarsi affinché le risorse interne - destinate a misure che hanno dotazioni ingenti ma a rischio disimpegno - vengano dirottate su bandi di più ampio e declarato successo, per incentivare l’innovazione ma anche impedire il pregiudicare parte dei progetti di ricerca già in essere.”

Il consigliere cagliaritano Andrea Piras, membro della V Commissione, punta il faro invece sui problemi della parte giovanile del settore: “L’immobilismo nella disamina delle pratiche e sui pagamenti relativi - ha detto Piras - sta portando la gran parte dei giovani che si sono presentati ai bandi, ad abbandonare le aziende, e solo in pochi casi i più facoltosi e fortunati stanno portando avanti a prescindere il programma d’investimento". 

Per i leghisti, insomma, "è chiaro il fallimento di uno strumento come il Psr, rispetto a quelli che sono i tempi d’impresa". Per questo i consiglieri chiedono "risposte certe per l’attuazione del programma di sviluppo rurale e per i giovani che si stanno avviando all’attività d’impresa". 

La consigliera Annalisa Mele, invece, chiede conto della mancata elargizione di quegli interventi a suo tempo previsti in favore degli agricoltori colpiti da eventi calamitosi nelle annualità 2017/2018 ma non ancora percepiti: “È doveroso e necessario che si abbia una contezza sullo stato di attuazione e di istruttoria di ogni singola pratica al fine di renderci conto in modo tangibile di quante siano le pratiche evase e provvedere alla loro liquidazione".