CAGLIARI. Il riscatto sociale e la speranza di un lavoro futuro per trenta detenuti delle carceri di Sassari, Nuoro e Cagliari passa per lo sport e la formazione. A offrire questa opportunità è il progetto “Liberi nello Sport”, organizzato dal Csen Sardegna in collaborazione con la Regione.
Il programma consiste in un percorso formativo iniziato ad aprile scorso e che si concluderà il prossimo novembre con l’assegnazione ai partecipanti del diploma di Istruttore di Body Building e Fitness, e l’abilitazione al primo soccorso con l’uso di defibrillatore semiautomatico, conseguito grazie al corso Blsd offerto ai detenuti insieme con le lezioni per istruttore sportivo.
Le lezioni sono state suddivise in quattro moduli formativi per un totale di 56 ore più 4 di esame finale, per far acquisire ai detenuti che hanno aderito al progetto la capacità di progettare un programma di allenamento che integri le fasi di riscaldamento con le fasi di fitness cardiovascolare e/o di dimagrimento con delle attività isotoniche, fino ad arrivare alle fasi di defaticamento, che spesso includono anche lo stretching. Per favorire il processo di insegnamento e apprendimento si è scelto di utilizzare metodologie didattiche attive, comprendenti lezioni frontali, discussioni, dimostrazioni, esercitazioni e tirocinio.
All’interno del progetto il Csen Sardegna ha fornito alle tre carceri e poi donato il materiale tecnico per poter allestire una palestra utilizzabile da qualsiasi detenuto, e anche dell’abbigliamento sportivo per tutti i partecipanti al progetto.
Alla fine del corso e con il conseguimento del diploma, dieci detenuti per ogni carcere avranno la possibilità di avere un titolo riconosciuto che li proietterà nel mondo del lavoro attraverso lo sport. Infatti, con il diploma Nazionale di istruttore di Body Building e Fitness, potranno lavorare in tutti quei centri sportivi e non, dove è prevista la figura del tecnico sportivo.