In Sardegna

"Impossibile insegnare": Cagliari, si dimette il coordinatore di Scienze della Comunicazione

Magistero-Cagliari

CAGLIARI. Aule troppo piccole per gli studenti e sito web non aggiornato da più di un anno: sono queste due delle ragioni che hanno portato il coordinatore del corso di studi di Scienze della Comunicazione dell'Università di Cagliari, Marco Giunti, a presentare le dimissioni il 26 settembre. "Se la facoltà avrà", come è possibile che sia, "fra i 300 e i 350 studenti", scrive Giunti nella lettera di dimissioni, "questi non potranno seguire le lezioni perché l'aula è per 80 persone". Non solo. "Le pagine Facebook, Twitter, Instagram del corso non sono aggiornate e questo", spiega il docente, "è un fatto del tutto singolare per una facoltà come quella di Scienze della Comunicazione".  

I problemi non sono nuovi. Giunti aveva esposto le problematiche nei vari Consigli di corso e al Prorettore, senza ottenere nulla.  "Per quanto riguarda poi l’assistenza tecnica", sottolinea,  "durante lo svolgimento delle attività didattiche del CdS nelle aule informatiche, il problema è irrisolto e niente è stato fatto, non essendo mai stato dato seguito al piano presentato dal CdS per l’istituzione di appositi tutor che si occupassero di tali problematiche. Come già detto, lo stesso destino è stato condiviso anche dal piano che, rafforzando i tutoraggi disciplinari, era volto a far fronte al crescente numero di studenti e a mantenere la qualità dell’erogazione della didattica online. Negli ultimi giorni ho altresì dovuto constatare, non senza qualche stupore, che anche il piano minimale predisposto dal CdS non è stato ancora implementato, perché i relativi fondi non sono stati trasferiti per tempo alla Facoltà. Ciò significa che tutti i contratti dei tutor, sia quelli che dovrebbero essere rinnovati, sia quelli che dovrebbero essere banditi ex novo, non sono al momento in essere e dunque, prevedibilmente, saremo nella situazione di iniziare le lezioni senza poter disporre di alcun tutor". A questo si aggiunge che non sono stati trasferiti per tempo i fondi per le attività di affiancamento agli studenti, attività che gli anni scorsi erano garantite. "Con tutti questi problemi", scrive Giunti " è impossibile avere un proficuo e ordinato svolgimento dell'attività didattica".