CAGLIARI. Il Parco geominerario della Sardegna è fuori dalle rete mondiale dell'Unesco: i cartellini gialli del passato hanno assunto il colore rosso e la decisione è stata annunciata dall’Executive board dell’Unesco dopo il sopralluogo di due commissarie nelle scorse settimane. Vengono così bruciati anni e anni di opportunità offerte e non sfruttate.
"Si tratta del risultato inevitabile di una totale mancanza di programmazione e di un’imbarazzante incapacità gestionale con evidenti responsabilità di chi ci ha preceduto alla guida della Regione”: lo afferma l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, commentando la decisione. “È una scelta che ci amareggia – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas - ma che purtroppo non ci coglie impreparati. Appena insediata la Giunta abbiamo cercato di rimediare in pochissimo tempo all’immobilismo che ha caratterizzato i cinque anni di governo del centrosinistra. Il danno però ormai era già stato fatto e abbiamo solo potuto assistere, dopo gli avvertimenti formali, all’annuncio di una bocciatura che ridimensiona un progetto ambizioso per il rilancio del territorio. Ora bisogna ripartire, con la forza delle idee e della buona politica, perché non venga disperso l’enorme patrimonio minerario, storico e ambientale, grande ricchezza della nostra Isola”.
Parco geominerario fuori dall'Unesco, la grande beffa: "Incapacità imbarazzante"
- Redazione