CAGLIARI. I banditi sono andati a colpo sicuro. Sapevano che il noto imprenditore Sergio Piscedda, 61 anni, di Capoterra ma residente a Cagliari, sarebbe uscito al mattino presto, quando non erano ancora le 7. Ed erano anche a conoscenza del fatto che nella valigia che portava con sé avrebbe custodito gioielli e preziosi per un valore di svariate decine di migliaia di euro. Così lo hanno aspettato in piazza del Carmine e lo hanno fermato: dopo una breve colluttazione, sotto la minaccia di una pistola, sono riusciti a strappargli la borsa dalle mani e a scappare. Non è chiaro se si trattasse di due o tre uomini: di certo c'è che erano armati, determinati e bene informati.
Il primo intervento sul posto è stato quello degli agenti della squadra Volante. Poi l'indagine è passata alla squadra Mobile, diretta da Roberto Pititto. Piscedda è stato ascoltato a lungo in Questura, fino al tardo pomeriggio. Un imprenditore abituato, forse suo malgrado, a finire al centro delle cronache: ha costruito un impero finanziario e adesso si occupa di commercio di preziosi ad alto livello. Quindi non dovrebbe sembrare strano che poco dopo l'alba si muovesse con la sua preziosa valigetta. Certo, qualche accorgimento di sicurezza in più e la non tracciabilità delle abitudini forse lo avrebbero aiutato. Stamattina, il colpo. E il nome Piscedda finisce nuovamente all'attenzione dei media. Dopo l'occasione, ben più lieta, del faraonico matrimonio della figlia Gloria, nelle scorse settimane, che ha occupato le pagine dei giornali.
Cagliari, rapina in pieno centro: banditi sicuri, armati e bene informati
- Redazione